Dopo il via libera dei due Comuni coinvolti, anche la Provincia di Varese ha approvato l’ipotesi di accordo di programma del nuovo ospedale di Busto Arsizio e Gallarate.
L’ente si è espresso tramite una deliberazione del presidente Marco Magrini. Non è stato necessario, dunque, il passaggio del testo in Consiglio provinciale. Qualcuno nel Partito Democratico avrà tirato un sospiro di sollievo: i dem si sono visti risparmiare una riproposizione a Villa Recalcati della spaccatura tra i bustocchi e gallaratesi su questo tema.
Lunedì, intanto, la delibera arriverà sul tavolo della giunta regionale; poi l’accordo verrà definito con la convocazione a Palazzo Lombardia dei soggetti interessati.
Le proteste nei Consigli comunali
Procede quindi l’iter per la realizzazione della nuova struttura. A Busto e Gallarate, la discussione sull’accordo di programma era stata particolarmente vivace. Su due fronti: nelle assise cittadine e all’interno del Partito Democratico.
L’approvazione del testo, infatti, era stata accompagnata da qualche momento di nervosismo nei Consigli comunali delle due città, riuniti in contemporanea lo scorso 28 settembre. A Gallarate, alcuni rappresentanti dei comitati contrari al progetto avevano protestato mostrando per pochi istanti dei cartelli.
Più vibrante la contestazione a Busto: qui un nutrito gruppo di cittadini si era fatto sentire con cartelli, mugugni, applausi. La seduta era stata anche sospesa per alcuni minuti nel tentativo di smorzare le tensioni.
Visioni diverse nel Pd
Alla fine la delibera è stata approvata sia a Busto che a Gallarate. Nel primo caso, con l’astensione del Pd, che ha invece espresso un voto contrario nell’altra città.
Il tema ha diviso i dem dei due Comuni. Il gruppo di Busto, tra l’altro, pur non senza perplessità sul progetto complessivo, era pronto a esprimersi a favore dell’accordo di programma.
Dopo un confronto con i gallaratesi – decisi a votare “no” – sollecitato dal consigliere regionale Samuele Astuti, il gruppo di Busto ha optato per l’astensione, rendendo meno palese la distanza con i colleghi.
Da segnalare l’assenza in assise di Paolo Pedotti, unico candidato al congresso cittadino che pochi giorni dopo l’ha visto riconfermarsi segretario, che non ha voluto sconfessare quanto si era deciso nella sezione cittadina.
È chiaro che, con questo quadro, un passaggio del testo in Consiglio provinciale avrebbe potuto rendere se possibile ancora più plastica la spaccatura interna ai dem. Nell’assise di Villa Recalcati, infatti, siedono i consiglieri delegati Valentina Verga (bustocca) e Carmelo Lauricella (gallaratese).
La Provincia è coinvolta sotto un profilo prettamente tecnico, relativo alle questioni viabilistiche legate al nosocomio che sorgerà nel quartiere di Beata Giuliana.
Gli uffici hanno chiarito che non era necessario il voto dell’assise e l’ipotesi di accordo di programma è stata approvata con una deliberazione sottoscritta dal presidente Magrini, intenzionato in ogni caso a tirare dritto sulla questione. Qualcuno nel Pd avrà tirato un sospiro di sollievo.
L’ok della Provincia è arrivato giovedì. Lunedì ci sarà la delibera della giunta regionale e la definizione dell’accordo con i sindaci, prevista per quella giornata, slitterà di poche ore o pochi giorni, a meno che arrivi una convocazione in extremis.
Ma, a questo punto, si tratta di dettagli per un progetto che, dopo diversi anni, si sta mettendo in moto.