A Varese la metà degli automobilisti non paga le multe. L'assessore Catalano: «Giuste le sanzioni più pesanti, ma dateci più uomini per farle rispettare»

«Nuovo codice della strada? Ben vengano norme più severe, ma oltre a sanzioni più dure serve la certezza che le stesse vengano applicate. Basti pensare che a Varese circa il 50% delle multe eseguite dalla polizia locale non vengono pagate».

L'assessore Raffaele Catalano promuove le nuove norme sulla circolazione che nei prossimi mesi entreranno in vigore in tutta Italia, ma allo stesso tempo sottolinea il problema delle contravvenzioni inevase. Un problema che a Varese si fa sentire particolarmente: «Almeno il 50% delle multe - spiega l'assessore alla Polizia locale di Palazzo Estense - non viene pagato. Abbiamo dovuto avviare un'azione di recupero crediti per le tantissime contravvenzioni insolute. Pian piano stiamo recuperando ma il divario tra verbali eseguiti e pagati resta importante».

Un danno non da poco per le casse, ma anche un disincentivo per gli automobilisti a rispettare le regole. Regole che con il prossimo codice della strada, in corso di definizione dal Governo e che entro fine anno potrebbe entrare in vigore, saranno molto più rigide in materia di sicurezza, con multe più pesanti e sospensioni più "facili" della patente.

Nel mirino del legislatore, tra le altre cose, l'uso dei cellulari alla guida, con multe fino a 2.500 euro, e la guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto stupefacenti. «Da tempo conduco una battaglia contro l'uso del telefono alla guida - continua Catalano - è un vizio odioso che purtroppo riscontriamo spesso anche sulle strade di Varese. Una cattivissima abitudine che si fa fatica a sradicare: a volte neppure la sanzione è sufficiente. Per questo mi pongo una domanda: la multa è un deterrente? Le sanzioni sono un deterrente se sono immediate e soprattutto certe. Ecco, credo che vada bene incrementare le sanzioni, ma servono soprattutto gli strumenti per fare rispettare i regolamenti. Il Governo dovrebbe mettere a disposizione più personale, con assunzioni che al momento sono ferme anche nella nostra città».