È dagli anni Ottanta che ha smesso di manifestare la sua funzione di macello civico. Da mattatoio è divenuto archivio della pretura e sede degli Scout e nei progetti diventerà sede dell’Its. Dunque la struttura di via Guglielmo Pepe cederà il posto alla scuola che specializza i diplomati degli istituti tecnici. Della storia, delle sue future destinazioni si parla giovedì 14 settembre in una conferenza cui è invitata la cittadinanza. Alle 20.15 la struttura sarà aperta al pubblico e la conferenza inizierà alle 21.
Nata con l’appoggio della Delegazione Fai del Seprio, dell’Università cittadina per la cultura popolare e del Gruppo Agesci Busto Arsizio 3, la serata vede alternarsi esperti nel settore a partire da Carlo Magni, presidente dell’Università cittadina che ripercorre la nascita e lo sviluppo strutturale dell’ex macello e presenta la figura dell’architetto Camillo Crespi Balbi, primo progettista.
Un po’ di storia
Un nome già salito alla ribalta in città è quello di Crespi Balbi, l’architetto di fiducia degli Ottolini.
«Architetto eclettico – spiega Magni – nel 1894 ha dato il la ai lavori del macello, finché è intervenuto anche un altro architetto noto in città, Gambini, che ha proseguito sulla linea del Crespi».
Dunque la struttura ha continuato a svolgere la sua funzione per poco meno di un secolo. Poi una parte è stata destinata ad archivio della pretura e un’altra a sede Scout. Molto interessante anche l’ex villa del veterinario e del custode con richiami liberty, poi divenuta per qualche anno sede dei Vigili urbani. Da qualche mese si parla di un progetto di riutilizzo per farne un Its.
«Ho visto i disegni – prosegue Magni – Mi sembra tutto positivo. Consideriamo altre sedi degli Its: l'Incom Academy a MalpensaFiere e a Gallarate Palazzo Minoletti. Sicuramente è un progetto interessante di rigenerazione urbana».
Non solo rigenerazione urbana
Accanto alla rigenerazione urbana va collocata anche una rigenerazione sociale. Ne sanno qualcosa gli Scout. Tant’è che Enrico Gussoni, responsabile del Gruppo Agesci durante la conferenza ripercorre la presenza degli Scout nella struttura e ne valuta il significato in termini sociali.
La parola spetta poi a Renata Castelli, esperta e studiosa di Archeologia Industriale, che confronta l’edificio bustese con analoghi e coevi edifici realizzati in altre città. Maurizio Rivolta, vicepresidente nazionale del Fai introduce il concetto di ‘rigenerazione urbana’ con lo sguardo ad esempi italiani significativi e con le proposte del Fai in questo campo.
Le giornate Fai
«L’interesse per l’ex Macello Civico è nato a partire dalla Giornata Fai 2021 – conclude Magni - quando la Delegazione Fai del Seprio inserì l’edificio tra i ‘beni’ di archeologia industriale bustese da presentare al pubblico per una salvaguardia negli anni a venire.
La collaborazione allora avviata tra la Delegazione ed il Gruppo Agesci Busto Arsizio 3 ha portato in questi mesi ad un’ulteriore riflessione intorno all’ex Macello, alla sua storia, alle sue future destinazioni. Come si può vedere la conferenza presenta un ampio spettro di tematiche, le quali potranno servire da introduzione ad un nuovo possibile incontro sulla futura destinazione dell’ex Macello Civico».