Danilo Centrella, 52 anni, medico specialista in Urologia, Direttore Soc Urologia all'ospedale di Domodossola e Verbania Asl VCO è sindaco di Cocquio Trevisago dal 2016 ed è al suo secondo mandato amministrativo dopo la riconferma alle elezioni del 2021.
Un amministratore innamorato di Cocquio che riesce a conciliare gli impegni da primo cittadino con quelli della sua delicata professione e con quelli di marito e padre. «Ho un gruppo di lavoro eccellente sia in ospedale che in municipio» racconta. Cocquio è cambiata in questi sette anni e non solo per la pandemia. «Abbiamo puntato molto sul sociale coinvolgendo giovani e anziani».
Ma Centrella guarda avanti. «Vogliamo riqualificare il palazzo comunale e risolvere il problema della viabilità» spiega. La vacanza ideale del sindaco? «Pesca in apnea, lettura e in barca a vela con tutta la famiglia lontano da tutti».
Signor sindaco cosa l'ha spinta a candidarsi alla carica di primo cittadino? Qual è il valore aggiunto dell'essere medico nel guidare l'amministrazione comunale?
Ho sempre avuto una vocazione per il sociale, per lottare e combattere l’indifferenza, per aiutare le persone e la comunità. Proprio per questo ho deciso di studiare medicina e durante il mio percorso di formazione ho fatto il volontario in Africa, Guatemala ed in alcuni Paesi Europei. Questo mi è servito molto, professionalmente ed umanamente, per entrare in empatia con le persone, capire i loro bisogni e cercare di aiutarli in modo concreto. Nel 2016, un gruppo di amici ha proposto la mia candidatura ed io ho accettato mettendo a disposizione dei cocquiesi la mia esperienza sia nel sociale che nella sanità. Non essendo nativo del paese, per motivi legati alla professione di mio padre, spesso da bambino passavo le estati a Cocquio a casa dei nonni materni e da sempre sono legato a Cocquio Trevisago e ho voluto dare il mio contributo concreto.
Lei è medico, primario e sindaco: come riesce a conciliare e a svolgere al meglio i suoi molteplici impegni?
Cerco di ottimizzare i tempi. Sia nella mia professione che come sindaco, ho al fianco un gruppo di lavoro eccellente, motivato, responsabile, che mi dà un supporto valido ed incredibile. Sia in municipio che in ospedale mi relaziono con collaboratori di primo livello e anzi approfitto per fare loro i complimenti per il grande impegno che ci mettono ogni giorno.
Qual è il bilancio di questi primi sette anni alla guida del Comune di Cocquio Trevisago?
Abbiamo avuto appena il tempo di organizzarci ed è arrivata la pandemia. In quel periodo ho messo a disposizione le mie conoscenze da medico per aiutare ed essere vicino ai miei cittadini. E’ stato un momento duro, anche dovendo compiere a volte scelte impopolari, difficili, con anche piccoli momenti di tensione, come del resto si è verificato anche nel resto del territori nazionale. Grazie alla scienza e al comportamento corretto di tutti ne siamo usciti. Abbiamo cercato nel primo mandato di dare un grande supporto al sociale, poi abbiamo programmato varie iniziative, coinvolgendo i giovani e gli anziani che sono una grande risorsa per Cocquio.
Quali sono i progetti futuri dell'amministrazione comunale da qui alla fine del mandato al quale mancano tre anni?
Vogliamo realizzare una rotatoria per risolvere il gravoso problema della viabilità, riqualificare il municipio e continuare a dare un particolare occhio di riguardo al sociale, agli anziani e all’ istruzione. Per i giovani a settembre parte un nuovo progetto culturale che li vedrà grandi protagonisti. Io, i miei assessori e consiglieri abbiamo come obbiettivo il coinvolgimento dei giovani che sono la linfa vitale per il futuro del Comune. Siamo un gruppo di amministratori eletti in lista civica, ci piace essere concreti, dinamici, dare il massimo impegno, senza creare aspettative con proclami fini a se stessi. Dobbiamo essere vicino al cittadino, offrendo servizi, concretezza e senso di responsabilità senza troppi giri di fantasia.
Avendo di fronte un primario che è anche sindaco, non possiamo non parlare di sanità pubblica: com'è la situazione secondo lei?
Ci sono problemi, è innegabile: mancano medici e personale sanitario, questa è una realtà. Ma la nostra sanità pubblica è la migliore in Europa, per non parlare degli Stati Uniti; abbiamo i migliori medici e qualificato ed eccellente personale sanitario a tutti i livelli. Abbiamo una tecnologia applicata alla medicina straordinaria. Personalmente sono un sostenitore del settore pubblico e non concordo su di su sistema tipo americano legato alla compagnie assicurative. Certo la sanità va di nuovo riorganizzata e i Comuni possono fare una loro parte importante, ma vedrete che noi italiani siamo abituati a tirar fuori il meglio nei momenti difficili. Sono positivo e sono certo che la sanità pubblica ne uscirà rafforzata.
Siamo in estate tempo di vacanze e di riposo: come trascorre il suo tempo libero il sindaco Centrella?
Sono un divoratore di libri e appena posso mi rilasso con la lettura, inoltre studio per tenermi sempre aggiornato nel campo della mia professione medica: mi piace molto fare la pesca in apnea.
Qual è la sua vacanza ideale?
Lontano dalla mondanità e dall’affollamento. Amo la pace ed il relax completo: la mia vacanza ideale è a bordo di una barca a vela, con tutti i miei famigliari, lontano da tutti a fare apnea. D’altronde, da ex paracadutista con la passione della vela mi piace guardare l’orizzonte, l’azzurro del cielo e sentire il fruscio delle onde, osservando lo spazio nel più assoluto silenzio.