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Busto Arsizio | 24 luglio 2023, 12:00

Pochi curriculum e quel “problema” dei weekend negli esercizi pubblici: «Com'è difficile trovare personale»

A Busto Arsizio si fa fatica ad assumere negli esercizi pubblici. Una difficoltà che non è solo di chi offre contratti a tempo determinato, magari per la stagione estiva, ma anche di chi cerca persone da inserire a lungo termine nello staff come nel caso dell’”A’ Maggese”

Pochi curriculum e quel “problema” dei weekend negli esercizi pubblici: «Com'è difficile trovare personale»

Cercare personale è diventato sempre più difficile per i commercianti di Busto Arsizio, soprattutto nel campo degli esercizi pubblici. Raccontano la loro esperienza Gioele De Luca e Alessandro Pasculli, proprietari dell’“A’ Maggese”; hanno provato a rispondere a questa domanda, anche se adesso dopo tanto impegno hanno trovato qualcuno.

Ma perché tanta fatica? «Ultimamente stiamo riscontrando qualche problema nell’assunzione del personale, dato dal fatto che ci arrivano sempre pochi curriculum, quei pochi che arrivano quando facciamo delle prove durano molto poco», racconta Alessandro.

«È un problema che non stiamo riscontrando solo noi da quanto sentiamo. È un problema che notiamo soprattutto con i ragazzi giovani che è il range che cerchiamo, dai 17 ai 29/30 anni», continua Gioele.

Uno si potrebbe aspettare contratti a breve termine, per la stagione estiva, ma in realtà le loro ricerche partono da gennaio per una persona da aggiungere allo staff a lungo termine e in più: «Offriamo un contratto classico, da 14 mensilità. Durante i festivi siamo chiusi».

Ma in base alle risposte ricevute sia durante che dopo i colloqui si potrebbe trovare un perché: «In base a quello che ci è stato detto c’è una problematica di base nel pensare di lavorare nel weekend, la sera, però dall’altra parte non facendo servizi di pranzo chi lavora da noi lo fa 6/7 ore la sera e ha tutto il resto della giornata libero».

Inoltre, spiegano: «Stiamo notando che quando iniziano a lavorare difficilmente si mettono a disposizione completamente, tanti ci dicono che cercano un lavoro dove non fare troppa fatica, piuttosto che un lavoro solo stagionale. Noi cerchiamo qualcuno di fisso da far crescere ed è molto difficile. Notiamo che i ragazzi fanno fatica a pianificare il futuro».

Il rammarico più grande però è uno: «Ci dispiace che questo non venga visto come un lavoro dove poter crescere e imparare una professione ma come un qualcosa di passeggero».

I ragazzi hanno provato anche a contattare gli istituti alberghieri della zona. Alcuni però a quanto pare - spiegano - «sconsigliano ai giovani di fare questo lavoro per molto tempo, in più tanti ragazzi finita la scuola non vogliono nemmeno più fare questo». 

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Michela Scandroglio

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