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L'ultima contesa | 02 maggio 2023, 21:54

VIDEO - Guido Bagatta a L’Ultima Contesa: «Varese squadra costruita meravigliosamente. Frode sportiva? Nessuno ha imbrogliato»

Il conduttore e giornalista volto noto della pallacanestro italiana è stato ospite della più recente puntata del talk-show di VareseNoi sul basket di casa nostra. Salvezza, penalizzazione e molto altro i temi caldi: «La Openjobmetis ha reso ogni oltre più roseo pronostico. La pena? Spropositata, che Scola e Vittorelli si debbano portare dietro l’etichetta di frodatori non va bene. MVP? Una lotta tra Ross e Christon»

Guido Bagatta, ospite de L'Ultima Contesa

Guido Bagatta, ospite de L'Ultima Contesa

Con ancora negli occhi la magica atmosfera del Lino Oldrini di domenica, è tornata sulle pagine del nostro giornale L’Ultima Contesa, il talk-show sulla pallacanestro di casa nostra di VareseNoi.

Della partita vinta contro Scafati, che ha decretato la matematica salvezza della Openjobmetis, della penalizzazione e di molto altro, si è parlato con il conduttore e telecronista Guido Bagatta, volto noto della pallacanestro italiana. Altro ospite il giornalista varesino Antonio Franzi.

Qui di seguito alcune delle dichiarazioni di Guido Bagatta:

«Quest’anno su Discovery abbiamo fatto più volte Trieste, Scafati, Napoli, Verona, Reggio Emilia… erano squadre che con il livello di Varese c’entravano poco. Che è stata fatta benissimo fin dall’inizio e ha dimostrato di essere stata costruita in maniera meravigliosa, rendendo oltre ogni più roseo pronostico».

Sul caso Tepic: «Non mi piacciono le sentenze con il pallottoliere. Di base c’è stato un errore abbastanza puerile, Varese le sue colpe ce le ha, ma la pena non è parametrata alle colpe. Non si tratta di frode sportiva, nessuno ha imbrogliato, è una pena spropositata. Sono andate bene le cose perché sarebbe stato un dramma totale ricorrere al CONI e al TAR e fermare il campionato per una cosa del genere. Anche il fatto che due persone cristalline come Scola e Vittorelli si debbano portare dietro l’etichetta di frodatori non va bene».

«Mi sarei atteso dalle grandi una nota di vicinanza, so che Tortona e Venezia hanno parlato con Scola e anche che da parte di qualche squadra c’è stata una vicinanza fisica. Per come sono fatto io, fossi stato il presidente di qualsiasi squadra mi sarei schierato un po’ di più».

«Il basket italiano come LegaBasket ne esce pulito. La Federazione diciamo che poteva fare qualcosa di più, mi sarei comportato in altro modo. Dalla federazione qualche segnale in più doveva arrivare».

Sull'MVP della Serie A: «Le mie due scelte sarebbero Ross e Christon, se la giocano tra di loro. Dowe è esploso adesso, Bartley e Logan giocano in squadre che non devono retrocedere, Davies per una parte della stagione era fuori dalle rotazioni, Belinelli fino a gennaio era l’uomo della polemica. Tra Ross e Christon è una bella lotta».

Sulla sua esperienza con i Roosters al McDonald’s Open nel 1999, quando scese in campo per pochi secondi contro i San Antonio Spurs: «Ero con il Poz a Riccione, e siamo andati a Pesaro a vedere la finale giovanile. In tribuna gli ho chiesto “Cosa ne dici se facessimo questa proposta a Bulgheroni?”, e lui “Chiamo il Toto e glielo chiedo”. E così è iniziata questa storia. Ho fatto una settimana di ritiro, è stato il momento più bello della mia vita. Ho giocato una partita NBA grazie a Varese, e sono l’unico “civile” ad averlo fatto al mondo».

Qui sotto il video della puntata integrale.

Lorenzo D'Angelo


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