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Busto Arsizio | 26 aprile 2023, 17:22

FOTO e VIDEO Una vetrinetta di immagini e francobolli per conoscere Santa Gianna Beretta Molla

Sabato 29 aprile nella chiesetta di Sant’Antonio in piazza Santa Maria s’inaugura una mostra filatelico-documentaria con visite guidate su una donna straordinaria innamorata della vita. L’evento è stato organizzato dal volontario di Sos Stazione Francesco Meroni in collaborazione con il Cav e Siticibo del Banco Alimentare. A fine mese, al via i lavori di ristrutturazione per destinare la casa della santa a Magenta a centro di pastorale familiare

FOTO e VIDEO Una vetrinetta di immagini e francobolli per conoscere Santa Gianna Beretta Molla

Busto Arsizio rende omaggio a una donna bellissima, innamorata della vita, della famiglia, del lavoro. Insomma una donna esemplare per tutte le mamme e donne di oggi. Lo fa inaugurando sabato 29 aprile nella chiesetta di Sant’Antonio in piazza Santa Maria una mostra filatelica e documentaria che racconta la vita della santa: Gianna Beretta Molla. Sedici pannelli che fotografano le tappe importanti di una donna che ha dato la vita per gli altri, in particolare i figli. Lei, donna meravigliosa, mamma di quattro figli e medico è morta a 39 anni sette giorni dopo aver concepito la sua ultima figlia che tra l’altro nel 2002 aveva consegnato il premio del Cav “Una vita per la vita” a Carolina Castiglioni.

Il secondo settore è un valore aggiunto: si tratta della sezione filatelica con i francobolli emessi per commemorare la Santa e tutti gli annulli per diverse commemorazioni. Tant’è che sabato dalle 14 alle 20 è previsto l’annullo filatelico di tre cartoline speciali con la presenza delle Poste italiane. Seguiranno dalle 15.30 alle 20 le visite guidate. Domenica gli orari di apertura sono dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 sempre con visite guidate.

A presentare l’iniziativa nel pomeriggio una conferenza stampa con la partecipazione del Cav e di esponenti di altre associazioni. L’esposizione è organizzata dal Centro aiuto alla vita di Busto Arsizio e dalla rete Sos Stazione. «La mostra – ha spiegato Francesco Meroni volontario di Sos Stazione– è nata da una mia volontà, per far conoscere questa persona formidabile, a cento anni dalla nascita. Si tratta di una donna straordinaria che nella sua normalità ha dato il massimo nella vita, nel suo impegno professionale e religioso. Quattordici tra fratelli e sorelle, è vissuta prima a Bergamo poi a Magenta. L’iniziativa s’innesta sulla scia di un corso svolto presso i Frati tra ottobre e novembre con 50 volontari di Busto Arsizio». Sos Stazione è una realtà bustocca che raccoglie realtà di diverse provenienze e indica nella Santa un modello per continuare il lavoro iniziato con il corso.

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A supportare l’iniziativa anche l’amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore ai Servizi Sociali Paola Reguzzoni. «Santa Gianna – ha sottolineato l’assessore – è una donna esemplare soprattutto in questo momento storico, quando il ruolo della maternità è messo in discussione, così anche i diritti dei bambini, quando la società impone per la donna un equilibrio di vita talora difficile da raggiungere. Seppur di provenienza abbastanza benestante, nel ’49 si è laureata in medicina e non si è mai adagiata sulle opportunità che la vita le avrebbe potuto regalare».

A dare manforte all’organizzazione il Cav di Busto. «Questa donna è un esempio bellissimo per noi donne – ha evidenziato Giovanna Bizzarri volontaria Cav – Ha vissuto profondamente la scelta di vivere a fondo la vita, di amare il bello, nonostante la sofferenza. Un esempio per le nostre mamme che faticano a conciliare l’essere madre con il lavoro. Una donna che ha sempre difeso la vita e la scelta di far vivere la bambina è un segno della fiducia dimostrata nei confronti di una Provvidenza che abbraccia chiunque. Interessante anche un progetto sulla casa della santa: a fine mese inizieranno i lavori di ristrutturazione per dar vita a un centro per i corsi fidanzati e osservatorio per i genitori che attendono bambini con problematiche perché le coppie possano contattare medici e specialisti a livello internazionale».

La mostra è da più di dieci anni che gira l’Italia. Lo ha rimarcato Francesco Bigogno segretario dell’associazione Santa Gianna Beretta Molla di Magenta. «Accanto alla mostra è stato redatto anche un libro – ha fatto notare – Oltre a un velo umano di grandissima sofferenza si nasconde una storia d’amore bellissima di un uomo e di una donna desiderosi di formare una famiglia santa e straordinaria. Oltre ad essere una donna e madre meravigliosa, Santa Gianna era anche pittrice e amava sciare in montagna, Insomma innamorata della vita, una donna moderna, intraprendente, intelligente».

Laura Vignati

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