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Territorio | 25 aprile 2023, 20:00

Samarate: «Il 25 Aprile data di rinascita. Che sia un momento di fiducia in un domani migliore»

La riflessione del sindaco Enrico Puricelli nella cerimonia che ha visto coinvolti anche i bambini

Samarate: «Il 25 Aprile data di rinascita. Che sia un momento di fiducia in un domani migliore»

Per il 25 Aprile un programma che coinvolge San Macario, Verghera e Samarate.

Al via la cerimonia conclusiva con il raduno sul piazzale del Municipio alle 10.45 ed il corteo diretto alla Lapide del Comandante Mauri a Villa Montevecchio e poi al Cimitero per l'omaggio ai Caduti e Commemorazione ufficiale con l'intervento del sindaco Enrico Puricelli, del rappresentante provinciale di Anpi Mauro Sabbadini e degli alunni della Scuola Primaria "A. Manzoni" e della Scuola Secondaria "Padre Daniele" di Samarate.

«Oggi celebriamo il 78° anniversario della Liberazione che segnò la fine di anni drammatici di guerra e sofferenze. Il 25 aprile rappresenta per tutti noi una data di rinascita, di affermazione dei valori di libertà, di riscatto morale civile dopo la seconda guerra mondiale» - ha spiegato il sindaco Enrico Puricelli - «Questa giornata, fondamentale per le nostra storia, deve essere per tutti noi un momento di celebrazione, riflessione, ricordo, libertà e soprattutto di fiducia, in un domani migliore. I diritti e le libertà di cui godiamo oggi sono nati allora. Deve essere una festa di tutti, senza divisioni. Il 25 aprile 1945 è stato un punto di partenza, non un punto di arrivo. Democrazia, libertà, Repubblica, unità e solidarietà sono concetti che partono da quel giorno. È il simbolo della ricostruzione di un Paese che ha saputo alzare la testa, ripartire e ricreare fiducia  Oggi il compito delle istituzioni è ancora lo stesso: quello di ricostruire e di ricreare nei cittadini la fiducia nello Stato».

L'ultimo pensiero del  primo cittadino è rivolto a tutti quei popoli vittime di nuove guerre: «Ancora oggi, nel 2023, l'egoismo e la follia umana portano a nuove guerre crudeli ed insensate che portano morte e disperazione, che rappresentano una sconfitta per tutti. Oggi più che mai questa data deve essere un'occasione per riflettere sulla necessità di fermare tutti i conflitti, un'occasione per dire no tutte le guerre.  Viva la pace, viva l'Italia, viva la libertà».

Redazione

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