Dopo la presa di posizione della curva del Varese, che domenica a partire dalle 14 sarà fuori dai distinti durante la partita a porte chiuse dei biancorossi al Franco Ossola contro la Casatese per «urlare il nostro sostegno alla squadra ma allo stesso tempo dire BASTA con questa società che sta piano piano uccidendo la passione di chi ha sempre tifato Varese» (leggi QUI), arriva una lettera firmata a redazione@varesenoi.it di Michele che, come altri tifosi, si unisce alla protesta contro la dirigenza («Chiunque abbia qualcosa da urlare a questa dirigenza domenica sarà il benvenuto» le parole della curva).
Ecco la lettera di Michele
Egregio Direttore,
in riferimento alle parole che gli ultrà biancorossi hanno pubblicato su Facebook e che VareseNoi ha riproposto, volevo dare la mia piena solidarietà e appoggio su quanto esposto.
Il Varese, il nostro amato Varese è ridotto ad un’accozzaglia di personaggi inadeguati, inesperti e non all'altezza da tutti i punti di vista.
Dalla dirigenza ai giocatori, assistiamo ad una disfatta totale e la cosa peggiore è che questa situazione sta facendo scemare la passione dei tifosi per la squadra.
Giocare poi domenica prossima al Franco Ossola a porte chiuse purtroppo non farà molta differenza perché quest’anno i pochi fedelissimi rimasti non possono influire più di tanto e viceversa sono costretti a sistematiche umiliazioni e delusioni praticamente ogni domenica.
A questo punto, per quanto mi riguarda, tifoso ultradecennale del nostro Varese, preferirei ripartire nuovamente dalla terza categoria, ma sentire nostra la squadra e soffrire e gioire con ritrovata passione e sincera partecipazione con una società diversa e "vera" che sappia motivare con competenza tutto e tutti.
Saluti e sempre… FORZA VARESE!
Michele