L'amministrazione comunale di Sesto Calende ha deciso di bloccare gli aumenti previsti nel 2023 della tariffa dei plateatici di bar e ristoranti della città.
«Il recente regolamento comunale - premette il sindaco Giovanni Buzzi - cha ha definito i nuovi spazi più generosi per i plateatici di bar e ristoranti ha sicuramente avuto un risultato positivo che abbiamo potuto verificare come vitalità complessiva ed attrattività della nostra città, grazie anche all’offerta commerciale qualificata e alla bella cornice del nostro centro, che è indubbiamente una piacevole occasione di relax e vita sociale per sestesi e ospiti».
La revisione del regolamento per l'utilizzo del suolo pubblico aveva previsto degli aumenti nel 2023 «per arrivare ad un regime tariffario simile ad altri centri turistici del basso lago» come precisa il primo cittadino.
Ma vista la pesante congiuntura economica, la giunta comunale ha deciso lo stop all'incremento delle tariffe.
«Per tenere conto della difficile situazione economica determinata dall’aumento delle bollette energetiche e dei prezzi di molti beni di consumo che gravano pesantemente sulla gestione economiche di queste attività, che forniscono comunque un servizio al turista che è di indubbio interesse per la crescita della nostra immagine complessiva di centro di riferimento per l’accoglienza sulla sponda del Ticino» dichiara Buzzi.
«Questa iniziativa di blocco delle tariffe dei plateatici fa parte di una serie di azioni che, seppure decise dall’amministrazione comunale, si inquadrano in un percorso di dialogo positivo con categorie ed associazioni, in questo caso l’Associazione Commercianti, con la quale è sempre attivo un canale di comunicazione e critica costruttiva per migliorare il coordinamento delle azioni che possano rendere sempre più attrattiva la nostra città» conclude il sindaco.
E proprio dal presidente e dal segretario del gruppo commercianti cittadino Patrick Panza e Marco Limbiati arriva un plauso all'amministrazione comunale per la scelta adottata.
«Possiamo solo che ringraziare l'amministrazione Comunale per questa scelta - affermano Panza e Limbiati - responsabile alla luce delle difficile situazione economica determinata dall'aumento dei costi energetici che da quello delle materie prime che rischia di vanificare il ritorno alla normalità dopo gli anni bui del Covid. Condividiamo l'osservazione di come si è giunti a questa decisione sia per una scelta, a priori, dell'amministrazione comunale che come risultato di un proficuo dialogo tra le parti».