«Molti apprezzamenti e nessuna contestazione da parte degli utenti». È un primo bilancio dell’assessore Mario Cislaghi relativo ai nuovi orari degli uffici comunali – e in particolare alla chiusura dell’anagrafe centrale il sabato mattina – previsti nel piano di riduzione dei consumi energetici.
L’altra sera, su richiesta di Pd e Progetto in Comune, l’esponente di giunta ha fatto il punto sugli effetti dei nuovi orari. «Una decisione – ha premesso – che spetta per legge al sindaco, il quale mi ha delegato a fare questo tipo di lavoro e a monitorare la situazione».
Dai banchi della minoranza l’attenzione si è concentrata proprio sull’anagrafe: «La chiusura del sabato restringe il servizio – ha osservato il capogruppo dem Maurizio Maggioni –. Le famiglie hanno bisogno di andarci nei momenti in cui loro non lavorano, mentre dovrebbero farlo gli uffici. È indispensabile riuscire a recuperare la funzionalità dell’anagrafe».
Allungando lo sguardo sul prossimo futuro, Maggioni ha invitato a intervenire sul palazzo comunale «dal punto di vista dell’efficientamento energetico e separando gli impianti, usando le valvole oppure portando l’anagrafe da un’altra parte perché, se come si suppone, l’inverno 2023-2024 sarà ancora più difficile di quello presente, non possiamo tenere chiusi certi uffici per anni».
Cislaghi ha spiegato che «il primo giorno con i nuovi orari, un giovedì, al pomeriggio si sono presentati all’anagrafe 24 utenti per fare i documenti. Il martedì e il giovedì successivi 125 persone. Al sabato mattina si presentavano mediamente in 42».
L’assessore ha detto di aver ricevuto «molto apprezzamento per questa scelta, perché tante famiglie hanno più spazio al pomeriggio che al sabato mattina». E questo, ha aggiunto, era emerso anche in un questionario tra gli utenti effettuato poco prima dell’inizio della pandemia.
«Non abbiamo ricevuto nessuna contestazione», ha proseguito, dicendo che «terremo ancora aperta al sabato mattina l’anagrafe di Borsano, che sta coprendo gli appuntamenti».
A proposito di quella sede, però, il consigliere di Popolo, Riforme e Libertà Emanuele Fiore ha riportato alcune segnalazioni sul non funzionamento del riscaldamento. Cislaghi ha chiarito che l’impianto degli uffici di Borsano è legato a quello della scuola Acof, a cui «non potevamo far pagare il riscaldamento del palazzo al sabato. Pertanto in questo momento stiamo intervenendo con le stufette».
Ricordando che il piano è stato «firmato unitariamente da tutte le organizzazioni sindacali», l’assessore ha anticipato che, a proposito dei matrimoni, «stiamo pensando di prevederli il martedì e il giovedì, due al mattino e uno il pomeriggio. Alcuni hanno già chiesto appuntamento il martedì».
E ancora: «il tecnico Agesp segnala pochi reclami per le temperature basse nelle scuole, alcuni per quanto riguarda il Comune. La sua proposta è di portare da 19 a 20 gradi la temperatura negli uffici e da 17 a 18 nelle palestre. Abbiamo poi chiesto ai custodi delle scuole di verificare che alla sera le luci vengano spente».
Matteo Sabba (lista civica per Antonelli sindaco) ha espresso perplessità sui nuovi orari ridotti delle commissioni consiliari: «Non credo che interromperle alle 19.20 per poi riconvocarle due giorni dopo comporti un risparmio, considerando anche le spese, tra gettoni e quant’altro. È una follia».
Ma su questo era già in corso un ragionamento, come spiegato dal presidente della commissione 1 Simone Orsi, che ha aperto la seduta dall’altra sera rivolgendo un pensiero al compianto Roberto Maroni e un augurio di pronta guarigione a Gigi Farioli, assente da qualche tempo dalla sala consiliare per motivi di salute.
Riccardo Canetta