Londra - e non solo - si ferma a rendere omaggio alla regina Elisabetta. Anche chi non era esattamente monarchico, è emozionato. Roberta Pomponio, bustocca residente in Inghilterra, ci spiega come e perché.
Londra una città incredibile. Oggi ho passato migliaia di persone sulle strade di Londra. Tutti vogliono partecipare al cordoglio nazionale. Oggi 12–15 ore di coda per passare a fianco del feretro e dare omaggio alla regina che è diventata parte di ogni famiglia. Una fila decorosa dove la gente ha condiviso storie, fatto amicizie per la vita.
Andando a Londra oggi immaginavo di vedere e sentire“la coda”. Niente. Ho dovuto cercarla. Tutto procede (quasi) come al solito a Londra. A GreenPark ho visto un vero tappeto di fiori ed è lì che mi sono davvero emozionata. Bambini, famiglie, coetanei, disegni di corgi - i cani amati dalla regina- , ritratti immagini, palloncini e innumerevoli Paddington bear (reso ancora più famoso da uno sketch per il giubileo). Lungo le strade sedie pieghevoli e tende pop up per chi prevede di passare la notte in posizione, pronto per la sfilata di domani.
La Regina. Una donna che ha dedicato 70 anni della sua vita a questo paese e al Commonwealth. Il senso di rispetto per la donna, la sua dedizione e la sua diligenza sono le caratteristiche che hanno colpito di più la gente. Anche nel pianificare la propria morte ha cercato l’unità del Paese. È morta in Scozia e questo è stato un atto simbolico di unificazione. Senza la Regina Elisabetta II mancherà chi veramente unisce il Regno Unito.