Occhi puntati sui pozzi, ma per ora nessuna ordinanza che limiti l'uso dell'acqua. A Gorla Maggiore il sindaco Pietro Zappamiglio invita però i cittadini a fare un uso oculato delle risorse idriche.
Nei giorni scorsi si era verificato un disagio nella zona a Nord del paese: «Ma non era legato alla carenza d'acqua, bensì a un blackout. Si è intervenuti con il generatore e con il ritorno della corrente è andato a posto».
Dunque, a Gorla Maggiore c'è piena coscienza della delicatezza della situazione, tuttavia per ora non si interviene con un'ordinanza che limiti l'uso dell'acqua: «Mi affido alla responsabilità delle persone - spiega Zappamiglio - perché ci sia un utilizzo oculato dell'acqua. Se poi ci dovessero essere problemi, interverremo. Per adesso stiamo monitorando».
Con un'ulteriore consapevolezza: «Il movimento della falda è lento e i nostri pozzi profondi. Le decisioni vanno prese con una tempistica particolare. Dal momento in cui si verifica il problema della siccità, può passare anche un mese e mezzo. Ancora, le falde sono molto controllate per via della discarica».
Il primo cittadino rimarca: «Io bevo acqua dal rubinetto o dalla casetta... è un bene prezioso e va usato bene. Ognuno di noi deve fare un pezzettino e questo avviene con una cultura che passi dal rispetto di questo bene, non solo in modo ordinatorio».