E la luce tornò, sperando che rimanga. Il campanile del Sacro Monte è stato riacceso sia sabato che domenica, dando un segnale di speranza agli abitanti del Borgo e anche a chi, alzando lo sguardo da Varese e dalla provincia, trova nel buio un punto di riferimento suggestivo e simbolico.
Vi avevamo parlato della decisione della Curia, da cui dipende l'accensione del campanile, di spegnere le luci nel momento dello scoppio della guerra in Ucraina, sia per dare un segnale che per motivi di risparmio energetico in un momento difficile, e di come in tanti avessero chiesto la riaccensione (clicca e leggi QUI).
Negli ultimi due giorni, dunque, la riaccensione in concomitanza di un appuntamento di alti valore simbolico: il Sacro Monte ha ricordato e festeggiato una storica data, abbellendo il borgo con le bandiere di Varese in viste dell'8 giugno. Proprio in quella data del 922, esattamente 1.100 anni fa, l'arciprete Forcius (l'arciprete è una figura centrale al Sacro Monte) fu il primo a essere protagonista di quella che è una straordinaria storia religiosa, e non solo, del borgo patrimonio Unesco.
Stasera in tanti avranno gli occhi puntati verso la montagna che protegge Varese, con la speranza che quella luce in arrivo dal cuore continui a splendere.
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