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Territorio | 26 maggio 2022, 10:27

Accordo tra Provincia e Comune di Gavirate: riapre il Chiostro di Voltorre dove ci si potrà anche sposare

Il consiglio comunale ha dato via libera all'unanimità alla convenzione. Il sindaco Alberio: «Un peccato mortale lasciare al degrado un monumento che fa parte della storia del nostro territorio e che è nel cuore dei cittadini»

Accordo tra Provincia e Comune di Gavirate: riapre il Chiostro di Voltorre dove ci si potrà anche sposare

Riapre e in un certo senso rinasce il Chiostro di Voltorre a Gavirate, chiuso da tempo ma pronto a tornare ad essere fruibile da tutti grazie a una convenzione tra la Provincia di Varese, che è proprietaria dello storico monumento e il Comune.

I due enti hanno raggiunto un accordo sulla gestione del bene che è stato approvato all'unanimità dal consiglio comunale di Gavirate che si è riunito mercoledì sera.

«Arriviamo a un risultato estremamente positivo frutto di un lungo lavoro - ha detto il vicesindaco Massimo Parola - l'obiettivo è tutelare e valorizzare il Chiostro coinvolgendo associazioni ed enti del terzo settore».

Il Comune di Gavirate ha ora 60 giorni di tempo per presentare a Villa Recalcati, a cui spettano il pagamento delle utenze, la gestione degli impianti tecnologici e la manutenzione ordinaria e straordinaria, un progetto di gestione del Chiostro; all'amministrazione comunale gaviratese toccherà gestire le aperture al pubblico, le pulizie e la manutenzione del verde.

«Il Chiostro diventerà casa comunale dove ci si potrà anche sposare e celebrare matrimoni» ha sottolineato Parola. 

Alla convenzione ha votato a favore anche il gruppo di minoranza "Viva Gavirate", assenti invece i consiglieri di "Gavirate Civica".

«L'amministrazione ha fatto un lavoro eccellente - ha dichiarato il capogruppo Selvino Beccari - adesso è importante stendere un regolamento chiaro e dettagliato che disciplini la fruizione del Chiostro».

«La scelta del Comune - ha affermato il sindaco Silvana Alberio - rappresenta un atto di coraggio e una cosa buona e giusta. Riportare a casa il Chiostro era anche un atto dovuto, visto che questo monumento è nel cuore di tutti i voltorresi e di tutti i gaviratesi. Lasciarlo abbandonato e in preda al degrado era un peccato mortale».

Matteo Fontana

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