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Cronaca | 19 marzo 2022, 14:03

Spaccio di stupefacenti nelle valli dell'Alto Varesotto, arrestate due persone

I carabinieri di Luino hanno fermato un italiano di 55 anni residente in Valcuvia e un marocchino di 33 anni senza fissa dimora, nel corso di un'operazione antidroga che ha visto impegnati 15 militari nei boschi di Castello Cabiaglio: sequestrati 60 grammi tra hashish e marijuana. Segnalati anche tre assuntori di sostanze stupefacenti tutti residenti nel Varesotto.

Spaccio di stupefacenti nelle valli dell'Alto Varesotto, arrestate due persone

Ancora due persone finite cella da parte dei carabinieri del Nucleo Operativo di Luino nel corso di un’operazione che ha visto impegnati 15 militari dalle prime ore del giorno nei boschi di Castello Cabiaglio.

Si tratta dell’ennesima attività che i carabinieri mettono in atto per contrastare l’annoso fenomeno dello spaccio nei boschi delle Valli dell’Alto Verbano e che, molto spesso, è reso fin troppo evidente agli occhi dei cittadini che si trovano anche a dover affrontare direttamente gli spacciatori che bivaccano tra i dirupi e a ridosso delle strade secondarie che collegano i centri abitati del territorio.

Sabato mattina dopo diverse ore di appostamento, mimetizzati tra la vegetazione, i carabinieri hanno potuto documentare la cessione di stupefacenti da parte di un giovane di origine marocchina, irregolare sul territorio italiano e senza fissa dimora che, all’arrivo delle persone intenzionate ad acquistare la droga, usciva dal bosco fino a bordo strada per poi effettuare la cessione della bustina in cambio del denaro.

È stato in questo contesto che sono scattate le manette sia a lui che ad un 55enne italiano residente in Valcuvia il quale, tra l’altro, è stato trovato in possesso di altro stupefacente sia addosso che dentro casa. In tutto i militari hanno potuto sequestrare oltre 60 grammi tra hashish e marijuana, suddivisi in diverse dosi, nonché un bilancino di precisione trovato presso l’abitazione dell’italiano.

Per altri tre italiani, tutti residenti nella provincia di Varese, sono invece state fatte le contestazioni amministrative quali assuntori ed inviati alla Prefettura di Varese i previsti esami tossicologici.

Nel corso dell’udienza di convalida il GIP del tribunale di Varese ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti del 33enne straniero e la remissione in libertà dell’italiano.

Nei giorni seguenti, il Comune con il personale della protezione civile, si è occupato di ripulire i boschi dalla sporcizia e dai residui di bivacco che gli spacciatori hanno lasciato ai piedi del bosco della Valcuvia.

 

Redazione

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