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Territorio | 26 febbraio 2022, 11:25

Vergiate ricorda padre Oreste Cerri

Il sacerdote scomparso il 26 febbraio del 1996, costruì sulla collina della città, nell'immediato dopoguerra, il Villaggio del Fanciullo, per accogliere i bambini orfani: oggi la struttura, a cui i vergiatesi sono molto legati, ospita una casa di riposo e fornisce assistenza agli anziani

Padre Oreste Cerri in una foto tratta dal sito web della Comunità Pastorale di Vergiate

Padre Oreste Cerri in una foto tratta dal sito web della Comunità Pastorale di Vergiate

Vergiate ricorda padre Oreste Cerri, il sacerdote nato nel 1909 a San Zenone Lambro e scomparso esattamente 25 anni fa, il 26 febbraio del 1996.

Don Oreste è una figura alla quale sono legatissimi tutti i vergiatesi; il sacerdote, nell'immediato dopoguerra, costruì sulla collina della città, il Villaggio del Fanciullo per poter ospitare i bambini orfani. 

Un impegno instancabile quello che don Cerri rivolse per tutta la sua vita nei confronti degli ultimi e dei bisognosi, che ieri erano i bambini rimasti senza genitori a causa della guerra e che oggi sono gli anziani ospitati nella casa di riposo, la nuova vocazione della Casa del Fanciullo di Vergiate. 

«Quando padre Cerri è arrivato a Vergiate erano i bambini orfani ad avere bisogno di assistenza, di affetto, di cure - sottolinea sul sito web della struttura il cda del Villaggio del Fanciullo - al nostro tempo sono gli anziani, le famiglie e le persone in difficoltà. E’ una staffetta: padre Cerri, don Oreste per chi gli era accanto, ha cominciato, fidandosi solo della Provvidenza e degli amici che il Signore gli faceva incontrare, con quella fantasia e quell’entusiasmo che tutti a Vergiate e non solo ricordano bene, nonostante il passare del tempo». 

Adesso tocca al consiglio di amministrazione, ai dipendenti e a tutti i collaboratori portare avanti quanto iniziato dal fondatore; oltre dell'assistenza agli anziani, il Villaggio del Fanciullo di Vergiate, divenuto Fondazione, si occupa anche di doposcuola.

«E' bello e doveroso, in una giornata come questa, in cui ricorre il 25esimo anniversario della scomparsa di padre Cerri - continua il cda - rinnovare ancora una volta la promessa di raccogliere e portare avanti il suo testimone, quel testimone che anche noi saremo pronti ad affidare ad altri, perché non si interrompa mai quella catena d’amore che non permette che i fragili siano trascurati».

Tante erano le idee ovviamente per celebrare questo anniversario, ma in considerazione del persistere della pandemia il cda ha deciso, a malincuore, di sospendere ogni evento.

Una Messa di suffragio sarà celebrata, in forma privata, sulla tomba di padre Cerri.

«Non appena ve ne sarà la possibilità, organizzeremo una giornata del ricordo e del grazie, alla presenza di autorità, amici e benefattori» conclude il consiglio di amministrazione. 

 

M. Fon.

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