Maggiore sicurezza sui treni e nelle stazioni, potenziando la videosorveglianza, alla luce soprattutto dei gravissimi fatti dello scorso 3 dicembre, quando due giovani donne sono state fatte oggetto di violenza sulla linea Milano-Varese nella stazione di Venegono Inferiore.
Questo il senso della mozione approvata dal consiglio comunale di Vedano Olona presentata da tre consiglieri di Vedano Viva Veronica Maletta, Andrea Calò e Giovanna Caserta.
«La mozione propone a Trenord - si legge nella nota del Comune - di incrementare e potenziare la videosorveglianza, presidiare le stazioni con personale proprio, prevedere in testa a tutti i treni le carrozze Safe & Quiet, favorire il coinvolgimento di Comuni e associazioni di volontariato nella gestione delle stazioni non presidiate e molte altre iniziative poco dispendiose che potrebbero fare la differenza soprattutto nei tratti più problematici della rete».
Il sindaco Cristiano Citterio si è detto subito «d’accordo con l’iniziativa e ha confermato che nelle stazioni dell’intercomunale di cui Vedano è capofila una pattuglia della polizia locale già presidia le stazioni per qualche ora al giorno».
La mozione, approvata all’unanimità da tutto il consiglio, verrà inviata a Trenord ma anche a molti altri enti tra cui Regione Lombardia, il Ministero dell’Interno e a quello dei Trasporti. Il testo della mozione è disponibile anche per altri Comuni che la volessero portare in consiglio e dare più forza all’azione come auspicato dall’assessore alla Sicurezza Simona Ghiraldi.
Nella stessa seduta del consiglio comunale è stato poi approvato, anch’esso all’unanimità, il regolamento comunale per l’accesso ai dati personali, un diritto garantito dal Regolamento UE 2016/679, che definisce modalità organizzative e operative semplificate oltre a tempi certi per la risposta.
Il consigliere delegato alla Comunicazione Pino Santacroce ha ricordato che «dobbiamo abituarci a prenderci cura dei nostri dati personali quanto la nostra salute perché sono un bene prezioso che non deve finire nelle mani sbagliate».














