Sì ai nuovi sconti sulla Tari per le realtà economiche penalizzate dalla pandemia richiesti in commissione dalla minoranza. No, invece, a una commissione ad hoc sulla sanità. Questo, di fatto, l’esito del Consiglio comunale riunitosi a Busto Arsizio lunedì sera.
Niente commissione o consulta sanità, avanti col tavolo tecnico
La minoranza – tramite una proposta sottoscritta da tutti i capigruppo, Gigi Farioli (Popolo, Riforme e Libertà), Maurizio Maggioni (Partito Democratico), Santo Cascio (Progetto in Comune) e Gianluca Castiglioni (Busto al Centro) – ha richiesto di istituire una commissione consiliare dedicata specificamente alla sanità territoriale.
«Il ruolo degli enti locali è fondamentale in questa fase», ha osservato Maggioni, imitato più tardi da Cascio.
«Non condivido l’atteggiamento secondo cui il mondo sanitario propone e noi eseguiamo – ha aggiunto l’esponente del Pd –. I medici curano, noi come politici siamo responsabili dell’organizzazione del servizio sanitario sul territorio».
Utile ma «insufficiente», per Maggioni, il tavolo tecnico istituito dal sindaco Emanuele Antonelli, che tra l’altro si riunirà per la seconda volta lunedì 7 febbraio nella sede della Fondazione Carnaghi Brusatori.
Una commissione ad hoc «consentirebbe di avere un rapporto organico con i Comuni del territorio, Gallarate ma non solo», ha affermato Farioli.
Un organismo come quello richiesto dall’opposizione era stato istituito durante la scorsa consiliatura. «Oggi avrebbe maggiormente senso perché c’è qualcosa su cui dibattere, dall’ospedale nuovo a quelli esistenti che non funzionano», è il parere di Valentina Verga (Pd).
Diverso quello della maggioranza. «Sono d’accordo, la politica deve decidere. Ma questo non c’entra con la vostra richiesta», ha replicato Matteo Sabba, presidente della commissione numero 5 già esistente dove «non c’è nessuna preclusione ad affrontare questo tema. Lo strumento c’è, non è il nome ma il contenuto che conta».
L’assessore a Servizi sociali e Salute Paola Reguzzoni si è detta «stupita»: «Mi immaginavo il ritiro della delibera, perché la prima esperienza del tavolo della sanità è stata estremamente positiva. Io preferisco “fare”, la politica spettacolarizzata in una commissione pubblica in questo momento sarebbe controproducente».
La leghista Isabella Tovaglieri ha affermato che «non serve una commissione ma la volontà politica di metterci la faccia e supportate l’azione della giunta per ottenere un risultato concreto per il territorio».
«Stasera avete presentato tre mozioni su questo argomento per dire la stessa cosa – ha detto il sindaco rivolgendosi alla minoranza –. Si perde tempo e non ne abbiamo molto». Antonelli si è detto soddisfatto della prima riunione del tavolo tecnico, mentre ha bollato come «un fallimento» la commissione congiunta con Gallarate del luglio scorso (leggi qui) portata come esempio positivo da alcuni esponenti della minoranza e si è detto contrario a consulte «a cui si presenterebbero solo i comitati del no».
Antonelli ha anche anticipato che a febbraio il governatore Attilio Fontana e l’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti verranno in città «e inaugureranno un nuovo macchinario all'ospedale di Busto costato un milione. Ciò dimostra che stanno investendo e continueranno a farlo finché non ci sarà il nuovo presidio».
La proposta di delibera è stata quindi bocciata (16 voti contrari, otto favorevoli). Stessa sorte per la richiesta di Gianluca Castiglioni di affiancare alla commissione una consulta, per favorire una più ampia partecipazione di cittadini e associazioni.
Via libera a sconti Tari e regolamenti
In precedenza era invece arrivato il via libera alla riduzione del 50 per cento della Tari dovuta per il 2021 a favore delle utenze non domestiche interessate da chiusure o restrizioni stabilite dalle norme emanate durante la pandemia.
Un provvedimento frutto di un confronto in commissione tra maggioranza e opposizione (leggi qui).
L’assessore al Bilancio Maurizio Artusa ha spiegato che verrà utilizzato il 94 per cento dell’apposito fondo messo a disposizione del governo.
Farioli ha espresso «soddisfazione» per il percorso condiviso che ha portato all’approvazione – all’unanimità – della delibera.
Approvati anche il nuovo regolamento per l’alienazione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale e quello della toponomastica e della numerazione civica.
Su quest’ultimo si era aperta una prolungata discussione in commissione, con tanto di scintille tra il sindaco Antonelli e lo stesso Farioli (leggi qui).