Il Rapporto Zoomafia 2021, redatto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della Lav, alla sua ventiduesima edizione, analizza lo sfruttamento illegale di animali ad opera della criminalità nel 2020, e ha il patrocinio della Fondazione Antonino Caponnetto.
L’Osservatorio della Lav ha chiesto alle Procure ordinarie e a quelle presso i Tribunali per i minorenni i dati relativi al numero totale dei procedimenti penali sopravvenuti nel 2020, sia noti che a carico di ignoti, e al numero di indagati per reati a danno di animali.
Per la Lombardia le risposte sono arrivate da nove Procure ordinarie su 13 (non hanno risposto le Procure di Cremona, Milano, Sondrio e Varese) e dalle due Procure minorili, Brescia e Milano.
A Busto Arsizio, secondo i dati raccolti, nel 2020 sono stati registrati 14 procedimenti e 5 indagati per uccisione di animali; 12 procedimenti e 5 indagati per maltrattamento di animali; un procedimento con un indagato per uccisione di animali altrui; 10 procedimenti con 11 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 2 procedimenti con 3 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica.
In totale si tratta di 39 procedimenti con 25 indagati.
«Il maltrattamento degli animali assume forme diverse, è un reato diffuso e plurioffensivo e non ha confini territoriali – afferma Ciro Troiano –. Per questo è importante conoscere e analizzare il suo andamento delittuoso, per meglio adottare misure preventive e repressive. Di contro la normativa di riferimento, soprattutto negli aspetti sanzionatori, risulta del tutto inadeguata a contrastare un fenomeno criminale così esteso».
«Confrontando i dati delle sette Procure che hanno fornito dati sia per il 2019 che per il 2020, rispetto al 2019, c’è stata una diminuzione del -11% dei procedimenti penali per reati a danno di animali, e una diminuzione del -17,5% del numero degli indagati – prosegue Troiano –. Il quadro che proponiamo per la Lombardia si basa sui dati ottenuti da un campione del 69% di tutte le Procure della regione. Un dato molto rappresentativo. Come sempre ricordiamo che si tratta di stime basate su un campione e non sul numero totale delle Procure e che non hanno la pretesa di essere esaustive ma che, tuttavia, forniscono delineamenti più che attendibili».
L’autore del Rapporto afferma che proiettando la media dei dati pervenuti su scala regionale, si può stabilire che nel 2020 in Lombardia sono stati registrati circa 1510 procedimenti (circa il 16,33 % di quelli nazionali), con un tasso di 15,07 procedimenti ogni 100.000 abitanti; e circa 880 indagati (circa il 16,65% di quelli nazionali), con un tasso di 8,78 indagati ogni 100.000 abitanti.