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Eventi | 21 gennaio 2022, 09:00

Luini frontaliere di bellezza e il Rinascimento che fa sbocciare i territori

Bernardino Scapi, detto Luini, nasceva a Dumenza e terminava la sua vita a Milano. Fondamentale però il suo passaggio a Lugano che lo celebra con una monografia

Santa Maria degli Angeli, uno dei luoghi sacri illuminati dall'arte di Bernardino Luini

Santa Maria degli Angeli, uno dei luoghi sacri illuminati dall'arte di Bernardino Luini

Otto anni fa, in una suggestiva mostra a Palazzo Reale i riflettori erano puntati su "Bernardino Luini e i suoi figli" e balenava l'immagine degli "immigrati di Dumenza" a Milano. Ma con la sua arte è stato anche frontaliere e ora il Ticino gli rende omaggio.

Un Rinascimento da scoprire

Lo fa, a "casa", a Lugano, perché qui Bernardino Luini realizzò la sua ultima opera di grande impatto: il tramezzo affrescato con scene della Passione di Cristo nella chiesa di Santa Maria degli Angeli. Così aprirà le porte a un viaggio nel Rinascimento.

"Bernardino Luini. Il catalogo generale" è il considerevole lavoro di Cristina Quattrini, che verrà presentato martedì 25 gennaio alle ore 18 nella sala 1 del Lac. Accanto all'autrice, storica dell'arte, ci sarà Francesco Frangi, professore di storia dell'arte moderna all’Università di Pavia: l'iniziativa è promossa in collaborazione con l’Associazione storici dell’arte della Svizzera italiana (AsaSi).

La Lugano rinascimentale torna così a farsi scoprire, partendo da Luini dopo la pausa delle festività e completa il primo ciclo del progetto promosso dalla Divisione Cultura della città, che ha visto negli scorsi mesi la pubblicazione del volume Lugano francese 1499-1512, la produzione del radiodramma Quasi una ballata (in collaborazione con la Rsi) e la mostra all’aperto Sai che a Lugano c’era un castello?. La seconda tranche si unisce alla nuova opera e si lega al convento di Santa Maria degli Angeli.

«Siamo fieri di avere promosso come Città questa vasta opera di restituzione di un periodo cruciale nella storia di Lugano - ha commentato il vicesindaco e capo Dicastero cultura Roberto Badaracco - un progetto che ha avuto un riscontro di pubblico molto superiore alle nostre aspettative e che ci stimola a programmare le prossime tappe»

La sfida è importante: dopo due anni di attesa, la monografia di Cristina Quattrini, edita da Allemandi a fine 2019 viene presentata ufficialmente. A Lugano, Luini firmò appunto l'opera nella chiesa nel 1529, tre anni prima della sua morte.  

Luini e i gusti 

Un viaggio nelle opere, nella vita, nelle contraddizioni che si trovano talvolta nell'apprezzamento agli artisti. «Ambitissimo dai collezionisti lombardi fra Cinquecento e Seicento per il suo avvicinamento ai modi di Leonardo, e promosso nel primo Seicento a modello della pittura devota e “senza tempo” dal cardinale Federico Borromeo - ricorda il comunicato della Città di Lugano - Luini incontra a partire dal XVII secolo una vicenda critica singolare. Fuori dalla regione di origine se ne perde memoria e si trovano molte sue opere attribuite a Leonardo nelle più importanti raccolte d’Europa fino a che, alla fine del Settecento, Luigi Lanzi non gli restituisce un ruolo di primo piano nella sua Storia pittorica d’Italia (1795-1796), facendolo assurgere a ruolo di “Raffaello lombardo”».

Poi si cambia, ancora: «Durante l’Ottocento sarà celebrato infatti come pittore della grazia leonardesca, diventando una sorta di nazareno ante litteram».

Lugano aveva già posto le fondamenta con una monografia nel 1911, a opera di  Luca Beltrami, quindi nel 1956 con Angela Ottino Della Chiesa e ancora negli anni Ottanta. L'opera di Cristina Quattrini, però, mette a fuoco l’artista anche sulla base degli studi sulla pittura lombarda e padana degli ultimi decenni: emergono novità sulla committenza e si delinea il catalogo completo delle opere.

Chi è Bernardino Scapi

Non è ancora tutto palese, cominciando dalla formazione. Bernardino Scapi nacque probabilmente a Dumenza nel 1482 e si spense a Milano. Nei suoi inizi, una tappa in Veneto e poi il capoluogo lombardo è la cornice fondamentale del suo lavoro.

«La sua attività si intreccia a quella di Zenale e di Bramantino, principali punti di riferimento per buona parte della sua attività, e quella di leonardeschi di stretta osservanza - ricorda la nota luganese - Fra i suoi committenti milanesi vi sono cultori di studi sull’antico e sull’architettura, ambienti legati ai Francesi e portatori di istanze di riforma religiosa, e poi, negli anni venti, anche fedeli degli Sforza tornati agli onori con la restaurazione dell’ultimo duca di Milano, Francesco II».

I committenti sono sia pubblici sia privati. Tra gli affreschi, si ricordano San Maurizio al Monastero Maggiore a Milano e Santa Maria dei Miracoli a Saronno. Inoltre Bernardino Luini, per i privati, produrrà opere in grado di rielaborare con un tocco decisamente suo i temi che provengono da Leonardo e dalla sua cerchia. 

Un incontro dunque affascinante per i ticinesi, ma anche per i lombardi, con questo artista che ha saputo unire, o meglio esprimere l'unità già esistente tra territori affini per molti emotivi.

L'iniziativa avrà poi un secondo appuntamento dedicato alla vita nel Rinascimento, tra musica e feste popolari il primo febbraio alle 18 sempre al Lac con lo storico Paolo Ostinelli e l’italianista Sandra Clerc, una tavola rotonda con musiche originali dal vivo.

Info: Sono richiesti il certificato Covid e un documento d’identità. È necessaria una preiscrizione  scrivendo all’indirizzo email cultura@lugano.ch. 

Marilena Lualdi

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