Appello dell'associazione Amor, il sodalizio fondato alcuni anni fa dalle mamme angeresi a difesa della pediatria e del punto nascite dell'ospedale cittadino, per il futuro dell'Ondoli.
In queste settimane di emergenza, il nosocomio di Angera ha subito degli spostamenti di personale verso altre strutture a causa dell'emergenza Coronavirus
«L'associazione Amor è vicina ai medici e agli infermieri che sono stati costretti a lasciare temporaneamente il nostro ospedale, richiamati per far fronte all'emergenza in altre strutture, spesso lontano da casa e con turni e orari massacranti - sottolineano dal sodalizio - siamo vicini a tutte queste preziose persone trasferite, costrette a improvvisi cambi di ruolo e a orari difficili».
Amor è preoccupata per il futuro dell'Ondoli, quando questa fase sarà finalmente superata.
«Le emergenze, come abbiamo più volte sottolineato, si superano tutti insieme, facendo ognuno la propria parte - afferma l'associazione - tuttavia, occorre ribadire, l'emergenza non può essere l'alibi per svuotare il nostro ospedale, tanto prezioso per il territorio. In un piccolo ospedale, anche un solo infermiere in più o in meno, fa la differenza».
«Confidiamo nella correttezza e lealtà dei dirigenti della sanità territoriale, affinché, al termine di questa ennesima emergenza, il personale dell'ospedale Carlo Ondoli torni alle proprie mansioni e venga finalmente, dopo troppe promesse, valorizzato e incrementato» conclude Amor.