I sindaci dei comuni di Castellanza, Marnate e Olgiate assenti ad un incontro in cui si parla di puzze in Valle Olona e si analizza la situazione. «Intollerabile che si discuta di queste problematiche senza che vengano coinvolti gli amministratori comunali titolati in quanto eletti dai cittadini»: questa la dura presa di posizione dei sindaci Mirella Cerini, Elisabetta Galli e Gianni Montano all'indomani dell'incontro svoltosi a Gallarate, giovedì 4 novembre. Riceviamo e pubblichiamo.
«I comuni sono stanchi di fare il capro espiatorio! Come amministratori ascoltiamo ogni giorno le rimostranze dei cittadini, che giustamente lamentano la condizione di estremo disagio a causa degli odori molesti persistenti e da tempo cerchiamo una soluzione a questo problema pur non essendo i soggetti a ciò preposti.
Oggi, veniamo a conoscenza di un incontro svolto (a Gallarate!) ieri mattina, organizzato da Alfa (nostro gestore delle acque) dove si espongono i problemi delle puzze in Valle Olona senza la presenza dei comuni interessati. Riteniamo intollerabile che si discuta di queste problematiche senza che vengano coinvolti gli amministratori comunali titolati in quanto eletti dai cittadini».
Incalza la nota: «Noi sindaci abbiamo preso provvedimenti che vanno ben oltre le nostre responsabilità: abbiamo fatto denuncia penale contro ignoti, perché questo problema sembra non abbia causa alcuna (anche se probabilmente qualcuno potrebbe dare delle risposte).
Abbiamo chiesto ad Ats più volte di verificare se gli odori emessi siano tossici o pericolosi per la salute dei cittadini e non ci è pervenuta alcuna risposta. Abbiamo promosso le indagini olfattive coinvolgendo la cittadinanza a rilevare e segnalare gli odori. Abbiamo messo a disposizione delle operazioni, rilevatori qualificati delle nostre polizie locali. Abbiamo continuato a riferire ai nostri concittadini i passi della ricerca affidata al Politecnico, abbiamo incaricato il Politecnico per lo studio della vicenda».
Sindaci indignati: «Essere esclusi da un convegno sul tema ci offende e rammarica».
«Proprio questa mattina – riprendono Cerini, Galli e Montano - abbiamo parlato con Riccardo Del Torchio (Presidente ATO, proprietaria dei depuratori e delle fognature che rilascia autorizzazioni ambientali e scarichi in deroga). Con lui ci siamo indignati e rammaricati dell’atteggiamento di Alfa, sua società controllata: quest’ultima chiama a riunire un tavolo tecnico per esporre pubblicamente dati (che tra l’altro non chiariscono nulla circa le cause), senza invitare la parte politica a quel tavolo? Parte politica che sicuramente conosce la lunga storia di questi disagi negli anni e che è parte attiva nel cercare di contrastarli in tutti i modi.
Noi amministratori siamo colpiti doppiamente dal problema, sia come cittadini, che subiscono gli odori molesti, sia come amministratori che non sono riusciti, fino ad ora, a dare risposte concrete e definitive ai cittadini. Una cosa è certa: combatteremo fino all’ultimo per arrivare ad una soluzione e continueremo ad insistere presso tutti gli organi competenti come assiduamente fatto sinora.
Proprio perché riteniamo di essere parte attiva della ricerca di una soluzione al problema, oltre che, in rappresentanza dei nostri cittadini, parti lese dagli odori intollerabili, essere esclusi da un convegno sul tema ci offende e rammarica; tuttavia, ciò non servirà a farci demordere nell’intento di trovare davvero e finalmente la soluzione della vicenda, con ogni strumento e mezzo a nostra disposizione come fino ad ora abbiamo fatto».
Alfa replichi il convegno di Gallarate nei nostri comuni. È l'invito finale della nota dai toni diretti. «A questo punto inviteremo Alfa ad organizzare una replica del convegno nei nostri comuni, aperto a tutti i cittadini ai quali ripetere, in nostra presenza, le conclusioni esposte ai pochi invitati di ieri».














