È stato uno dei candidati del centrodestra più votati al primo turno (il quinto della Lega dietro ai “big”), è pronto a entrare in consiglio per ripetere l’esperienza dell’ultimo governo Fontana e soprattutto è pronto a un ballottaggio che guarda con fiducia: «I varesini vogliono che ci riprendiamo la città. E Bianchi significa snellezza, nonché più voce in capitolo in Regione e al Governo».
Roberto Parravicini è reduce, come tutta la squadra del centrodestra, da quasi due settimane intense di campagna elettorale, appuntamenti con Matteo Salvini e il candidato Matteo Bianchi in piazza compresi: «E lì ho visto grande interesse nei nostri confronti, anche da parte degli ambulanti. Un qualcosa di non scontato vista l’estrazione sociale molto diversa di quel gruppo di persone. E lo stesso è avvenuto nell’incontro con gli agricoltori, che ci hanno chiesto di vincere per poter collaborare con loro. Insomma la gente sente il bisogno di cambiare e di chiudere con l’esperienza amministrativa degli ultimi 5 anni».
Parravicini è consapevole che domenica e lunedì tanto si giocherà sul convincimento degli astenuti: «Dovranno aggiungersi a tutti coloro, e sono tanti, che al primo turno hanno deciso di non votare Galimberti dopo averlo votato 5 anni fa, perché delusi dalla sua amministrazione. Sappiamo che tra gli astenuti ci sono soprattutto persone di centrodestra: a loro chiediamo di essere responsabili e di andare alle urne, perché se la si pensa in un certo modo è giusto farlo presente anche con il voto. Altrimenti il rischio è di lasciare la città in mano a persone che non hanno la competenza giusta per governarla».
L’ex consigliere punta ancora sul tema della sicurezza: «Anche mentre eravamo in piazza Repubblica con Bianchi e Salvini, si è avvicinato a noi un uomo ubriaco, uno dei tanti che ancora ci sono in un luogo che doveva cambiare e invece non è cambiato per nulla. La polizia che era presente dopo un po’ lo ha allontanato, ma mi immagino cosa accade ogni volta che questi brutti incontri li fa una ragazza sola. Per riqualificare davvero il contesto di quella piazza, l’unica idea vincente è quella di Bianchi: trasferire nell’ex Caserma gli uffici comunali, lasciando così libero Palazzo Estense per i turisti».
Non solo: «Pensate a cosa diventerebbe piazza Repubblica se, come era stato da noi studiato e previsto, al Comune si aggiungesse anche un nuovo teatro al posto dell’Apollonio. Il centrosinistra ha stravolto tutto (come del resto ha fatto per il progetto stazioni) con la sua idea dell’ex Politeama: un progetto totalmente inadeguato per i troppi pochi posti a sedere (le vere compagnie teatrali hanno bisogno di almeno 1200 posti per poter sostenere i costi) e per il caos logistico che genererebbe in piazza XX Settembre».
Per Parravicini poi sono anche altri gli “errori da cancellare”: «Da Casbenatt dico che appartiene al novero anche la pista ciclabile di via XXV aprile. È pericolosa, di biciclette ce ne passano pochissime, le macchine vanno ancora più forte di prima e viene soprattutto usata come marciapiede. Una roba senza senso».














