In pochi lo ricordano ma in via Daverio, proprio accanto alla Coop, aveva sede la Enoplatic, azienda che oggi è leader nel settore della produzione di capsule e chiusure di garanzia per i più noti marchi nel mondo del vino, spumante, liquori, olio e aceto con filiali in Spagna, Nuova Zelanda, Australia e negli Stati Uniti. A dirigerla era l’imprenditore Piero Macchi, famoso anche per il gesto di generosità compiuto nei confronti dei suoi dipendenti, lasciandogli in eredità un milione e mezzo di euro.
Oggi la Enoplastic ha trasferito la produzione a Bodio Lomnago e gli eredi di Macchi vorrebbero riqualificate l’area di Casbeno rimasta abbandonata. «Abbiamo iniziato con l’abbattimento degli edifici dismessi – racconta la nipote Barbara Kalin – E abbiamo presentato al Comune un piano attuativo per ricostruire un’unica area commerciale da destinare a punto vendita».
Nella delibera con cui la giunta ha approvato il piano, previo nulla osta della Soprintendenza sul vincolo paesaggistico-ambientale che insiste sull’area, si parla di un parco commerciale di circa 4 mila metri quadri, su due piani. Il progetto della proprietà, la Belemi srl, prevede invece che si insedi una sola tipologia di attività, che non sarà un supermercato: «Un marchio molto conosciuto – rivela -, ma è prematuro parlarne adesso».
Anche perché la burocrazia, per questo tipo di intervento, potrebbero richiedere diversi mesi. Oltre al fatto che bisognerà sottoscrivere anche una convenzione tra il Comune e la proprietà sulla modalità di esecuzione delle opere di compensazione o la loro eventuale monetizzazione. Sempre nella delibera si legge che “le risorse derivanti dall’attuazione del presente intervento saranno concentrate per il miglioramento e l’attrattività commerciale del Centro Civico di Casbeno e finalizzate all’acquisto di aree per servizi pubblici, oltre alla realizzazione di opere connesse alla mobilità dolce e alla fluidificazione della viabilità come indicato nel Piano urbano della mobilità e nel Piano dei servizi”.














