Don Maurizio Cantù, parroco di Gavirate dal 2015 e responsabile della comunità pastorale che riunisce anche le comunità di Voltorre, Oltrona e Comerio, ha festeggiato quest'anno i 25 anni di sacerdozio.
Nel corso di un momento di festa che si è tenuto lunedì sera, 21 giugno, i parrocchiani, a sorpresa, hanno voluto omaggiare il loro Don con un libro ricordo che in 120 pagine raccoglie testimonianze, racconti di vita, aneddoti riguardanti don Maurizio, che prima di venire a Gavirate è stato nelle parrocchie di Castano Primo, Carnago e Varese.
Anche il vicario generale monsignor Franco Agnesi ha voluto rivolgere un pensiero a don Maurizio per questa importante ricorrenza. «Molte persone ti ricordano e sono grate per averti incontrato - scrive monsignor Agnesi - ti accompagno con la mia stima e l'affetto in questi anni di conoscenza reciproca».
Monsignor Emilio Patriarca che risiede a Comerio, è stato il padre spirituale di don Maurizio in seminario. «Se il seminarista Maurizio fu per me figlio sinceramente amato, il parroco don Maurizio in questi anni è stato per me buon pastore, vigilante e lungimirante e nel contempo figlio che si prende cura del padre anziano» le parole affettuose di monsignor Patriarca.
A riassumere la gratitudine e il bene che tutta la comunità nutre per il suo prevosto, i pensieri del coadiutore don Luca e di Aldo Ferri, il curatore editoriale del libro del venticinquesimo. «A tutti indistintamente hai concesso ascolto, con un sorriso e una battuta ti sei associato alla loro allegria, con il silenzio e la preghiera sei stato loro vicino nel dolore, con una parola accorata hai offerto consolazione e accompagnato molti nell'ultimo tratto del loro cammino; ha saputo scegliere ogni volta le parole che più si confacevano alla persona o le più adatte alle diverse situazioni. Tante le persone che hai incontrato, tante quelle che si sono affidate a te per un confronto su importanti scelte di vita, tante hanno condiviso con te gioie e speranze, forse tante di più quelle che ti hanno reso partecipe delle loro delusioni e sofferenze».