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Territorio | 07 giugno 2021, 16:54

Samarate si potrà godere la sua piazza

Sono iniziati i lavori di riqualificazione urbana e straordinaria in piazza Italia. Addio al vecchio, e degradato, arredo urbano e a parcheggio selvaggio. Il sindaco: «Riordino funzionale della piazza, limitando il più possibile i disagi»

Alcuni prospetti dell'intervento a Samarate

Alcuni prospetti dell'intervento a Samarate

Samarate potrà godersi fino in fondo la sua piazza. Sono iniziati oggi lunedì 7 giugno i lavori di riqualificazione urbana e straordinaria di piazza Italia.

Il progetto - spiega il Comune - oltre a prevedere la rimozione del vecchio e degradato arredo urbano (panchine, fioriere), è diviso in due lotti d’intervento per ridurre al minino il disagio alla cittadinanza, ai commercianti e alla parrocchia, garantendo il passaggio pedonale e carrabile.

Il primo intervento prevede la realizzazione di una specie i contro sagrato, rialzato rispetto al piano piazza di circa 15 centimetri: così si eviterà il parcheggio selvaggio «cui si assiste soprattutto nei fine settimana, anche a discapito della fruibilità dei percorsi pedonali da e verso la chiesa».

E sarà economia circolare, perché si utilizzeranno, quanto possibile, gli stessi materiali  rimossi. Poi il secondo round:  risolvere il problema dell’assenza di una area pedonale vera e propria, che in termini esclusivi garantisca la possibilità ai fruitori della piazza di godere di uno spazio nel quale non sarà più possibile avere interferenze con autovetture in sosta o, peggio ancora, in transito.

Sarà realizzata un’aiuola con alberatura, fioriere e panchine.

Sottolinea il sindaco Enrico Puricelli: «L’obiettivo del progetto è quello di rispondere alla oggettiva necessità di intervenire con un riordino funzionale della piazza al fine di evitare una commissione non ben definita e delimitata delle zone pedonali con quelle destinate al transito degli autoveicoli oltre che un utilizzo improprio di alcune aree per la sosta di autovetture ed il conseguente disordine urbano che tali fatti comportano».

Con una precisazione: «Abbiamo cercato di ridurre al massimo i disagi legati al cantiere e speriamo di chiudere il progetto nel più breve tempo possibile. Opera che ricordo è stata finanziata per circa il 50% da Regione Lombardia».

Redazione

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