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Varese | 31 maggio 2021, 20:59

Cartelli stradali che indicano gli alberghi, Pro Loco: «Non sono pubblicitari, la tassa va abolita»

Il presidente Roberto Bianchi spiega il lavoro che l'associazione sta portando avanti per far luce sull'anomalia della cartellonistica informativa cittadina

Cartelli stradali che indicano gli alberghi, Pro Loco: «Non sono pubblicitari, la tassa va abolita»

Dopo la richiesta di Pro Loco di azzerare la tassa ICP all’interno dei centri sportivi (leggi QUI) per permettere la ripartenza sono giunte molte segnalazioni di anomalie e interpretazioni discutibili da parte di operatori economici nei confronti Dell’Agenzia ICA, la società privata che si occupa dell’accertamento della ICP, ovvero la tassa comunale pubblicità.

Un esempio tra tutti la presenza in città di Maxi impianti di segnaletica di informazione alberghiera, situati nelle zone chiave della città, compreso il Maxi impianto all’ingresso dell’A8 che riportiamo nell’immagine qui a seguito, area che è oggetto di riqualificazione prossima futura. Sugli impianti destinati alla comunicazione turistica identificati con “I” di informazione sono riportati i nomi degli alberghi cittadini “attivi”, la maggior parte di essi sono malamente cancellati.

Così non va bene! Non può una tassa sulla pubblicità di dubbia applicazione danneggiare l’immagine turistica di una città facendola percepire come poco ospitale o ancor peggio, in degrado per smantellamento delle strutture esistenti. Pro Loco, in occasione degli incontri del Tavolo del Turismo organizzati dall’assessorato al Turismo del Comune, ha evidenziato il problema, che secondo l’Associazione si basa su un equivoco: i cartelli di informazione vengono considerati pubblicitari quando in realtà non lo sono perché riportano appunto la “I” di “informazioni”.

L’assessore Fabrizio Lovato ha compreso la delicatezza del tema e si è fatto carico dopo una doverosa verifica sui cartelli che risultano essere privati perché realizzati dall’Associazione Albergatori che pertanto ne deve sostenerne i costi di tasca propria. L’agenzia privata ICA, che ha in appalto l’affissione a Varese da oltre 40 anni con società diverse, richiede agli albergatori una tassa pubblicitaria sulla segnaletica di informazione alberghiera, assimilandola di fatto a un cartello pubblicitario e in quanto tale non obbligatorio.

Per fare luce sulla vicenda, la Pro Loco ha incaricato un consulente tecnico esterno, l’ingegnere Enrico Bonizzoli, già consulente del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, nonché tecnico scelto dal programma satirico Striscia la Notizia per le controversie legate alla viabilità e ai segnali stradali, considerato uno dei massimi esperti Italiani in progettazione e messa in sicurezza delle strade. Secondo Bonizzoli le indicazioni - direzione alberghiere sono da intendersi come segnaletica stradale. Se fossero impianti pubblicitari si tratterebbe di una pubblicità occulta perché si tratta di cartelli realizzati come quelli segnaletici, che sono uno strumento strategico nella viabilità in città soprattutto per Non residenti.

Bonizzoli si è reso disponibile ad un confronto con l’Amministrazione Comunale. Alla luce di ciò chiediamo una revisione complessiva della tematica a favore di una regolare fruizione degli impianti che oggettivamente impattano sul decoro urbano chiedendo all’Amministrazione si prendersi in carico la questione e imporsi nei confronti di ICA affinchè assimili doverosamente la segnaletica alberghiera in oggetto a quella stradale anziché a quella pubblicitaria e quindi soggetta ad oneri, in alternativa proponiamo che sia utilizzata della tassa di soggiorno per la riqualificazione della segnaletica alberghiera, inserendo tutti gli alberghi presenti in città, in modo da non avere una immagine deturpata e svilente del nostro territorio.

La Pro Loco, a sostegno della propria tesi, ha collezionato una serie di informazioni ricavate da più documenti emanati nel corso degli anni dal Ministero dei Trasporti. Da qui la richiesta di “immediata sospensione della tassa in oggetto”, nonché “valutare una richiesta di rimborso per le annualità non dovute qualora quanto riportato fosse confermato dalla controparte”. 

Redazione

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