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Economia | 26 maggio 2021, 14:59

Besozzo, Cocquio, Gemonio e Monvalle uniscono le forze in un nuovo Distretto del Commercio

Le quattro amministrazioni comunali stanno lavorando insieme per presentare un progetto in Regione per valorizzare commercialmente e anche dal punto di vista turistico e culturale un territorio condiviso che va dal lago Maggiore all'ingresso in Valcuvia

Besozzo, Cocquio, Gemonio e Monvalle uniscono le forze in un nuovo Distretto del Commercio

Le amministrazioni comunali di Besozzo, Cocquio Trevisago,  Gemonio e Monvalle, hanno iniziato un percorso di valorizzazione del territorio per la realizzazione di un progetto operativo di Distretto Diffuso di Rilevanza Intercomunale (DiD), da presentare a Regione Lombardia. I Distretti del Commercio rappresentano una modalità innovativa per promuovere il commercio come efficace fattore di aggregazione, in grado di attivare dinamiche economiche, sociali e culturali.

«Attraverso il partenariato pubblico-privato - spiegano in una nota le quattro amministrazioni comunali - i Comuni, le imprese ed anche altri attori interessati a livello locale, possono promuovere insieme lo sviluppo dei territori, grazie al perseguimento di una visione strategica e di investimento condivisa. A tale riguardo è stata avviata l’azione di un gruppo di lavoro che vede il Comune di Besozzo quale capofila e i Comuni confinanti di Cocquio Trevisago,  Gemonio e Monvalle, partners di progetto. Verranno coinvolti anche i rappresentanti della associazioni del commercio maggiormente rappresentative a livello provinciale, tra i quali Ascom Varese e altri soggetti interessati, per predisporre la documentazione necessaria alla richiesta di approvazione del Distretto del Commercio a Regione Lombardia».

Date le dimensioni dei singoli Comuni aderenti,  he hanno singolarmente una popolazione residente inferiore a 15.000 abitanti, è possibile costituire un Distretto Diffuso di Rilevanza Intercomunale (DiD) del Commercio, attraverso l’aggregazione di almeno tre Comuni contigui che definiscano un’area coerente in termini di sviluppo territoriale e commerciale. Il progetto ha coinvolto i vicini Comuni sopracitati che hanno aderito con favore ed entusiasmo, forti di un territorio condiviso che va dal Lago Maggiore fino all’ingresso della Valcuvia. Un asse che riveste interessi comuni sia commercialmente che in termini di turismo e cultura.

«Avremmo voluto allargare il progetto fino alle rive del Lago Maggiore di Ispra che aveva un analogo interesse, ma il diniego da parte dell’amministrazione del Comune di Brebbia non ci ha permesso di completare questa condivisione del territorio» sottolineano le quattro amministrazioni comunali.

Con queste finalità è attualmente in corso un monitoraggio sull’offerta di servizi commerciali, pubblici esercizi, commercio ambulante periodico, attività artigianali e di servizio, sistema dei trasporti, piste ciclabili, iniziative ed eventi culturali che si realizzano sul territorio, produzioni tipiche locali ed eccellenze produttive. Saranno inseriti nella richiesta anche progetti di sviluppo realizzati e previsti ed esperienze di collaborazioni tra i Comuni aderenti.

«In questi mesi che ci hanno fatto riscoprire il valore e le ricchezze dei nostri luoghi, procediamo nella convinzione che la sinergia tra tante realtà attive di qualità possa rafforzare e rendere sempre più fruibili le nostre eccellenze territoriali - concludono i quattro Comuni - è l’inizio di un’ importante collaborazione che ci auguriamo porti ottimi risultati in futuro, a sostegno del settore commerciale, duramente colpito da questo lungo periodo di chiusure e pandemia, con ricadute in tutti gli ambiti del nostro vivere quotidiano».

M. Fon.

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