«Le manine incerte che impugnavano la penna per la prima volta, la fierezza con cui dopo solo qualche settimana dal primo giorno di scuola, leggevi sicura l’alfabetiere. Non dimenticherò il tuo sorriso quando, dopo il mio “bravissima”, tornavi felice al tuo posto»: è il ricordo più tenero del mondo, delicato, profondo e indimenticabile di Arianna Crosti, la ragazza di Bodio Lomnago morta a 33 anni in un incidente a Galliate Lombardo (leggi QUI), da parte della sua maestra delle elementari Dora.
È la figlia di Dorotea a postare le parole con cui la mamma, che fu la maestra di Arianna, racconta alcuni momenti tra i banchi di scuola in cui c'è tutto: vita, speranza e ora un insuperabile rimpianto. «Inconfondibile il tuo viso, indimenticabili i tuoi occhi ridenti, diretti, da bimba sbarazzina - scrive Dora della sua alunna Arianna - Leale, disponibile, con tratti di generosità che ti rendevano unica. Tanti sono i ricordi, tutti belli, tutti indimenticabili».
«Avevi una “classe” particolare nel raccontare e nel descrivere con la penna. Non voglio svegliare altri ricordi per non soffrire di più. Posso solo immaginare lo strazio della tua mamma Cristina e del papà Giacomo che abbraccio con il cuore» scrive ancora Dora.
«Ora sei andata in un posto migliore, ma tu sei una di quelle persone che non muoiono mai, non possono morire - scrive ancora Dora con parole che non possono non stringere il cuore - Io continuerò a ricordarti bambina, ma anche giovane donna, quando, solo qualche anno fa, in occasione di una festa di paese, hai voluto sederti di fronte a me perché, dicesti, ti piaceva guardare la tua maestra. È stata l’ultima volta che ti ho vista, bella, allegra, la “sbarazzina” di sempre, mentre mi raccontavi i tuoi progetti».
«Stai bene, cara Arianna - conclude Dora - Continua con i tuoi sogni. Io non ti dimenticherò mai, non farlo neanche tu. La tua maestra Dora».














