Tra i contadini che gestiscono i prati intorno alla ciclabile e i fruitori della pista non corre buon sangue ultimamente. Chi passeggia ha preso l’abitudine di abbandonare sul suo cammino rifiuti di ogni genere, dalle mascherine alle bottigliette d’acqua. Sul tracciato non ci sono cestino dell’immondizia, ma questa non è una giustificazione.
Quello che fa più infuriare i contadini sono però le incursioni nei campi. Quello che agli occhi dei più può sembrare un semplice prato, in realtà rappresenta il frutto del lavoro degli imprenditori agricoli locali. In particolare l’erba, è utilizzata per dare da mangiare agli animali delle stalle.
Da qualche giorno sono comparsi cartelli che invitano a non calpestare i prati e i terreni coltivati e a portare rispetto per la campagna e il territorio. E sono soprattutto i proprietari dei cani ad essere invitati a prestare più attenzione. Oltre a non essere consentito lasciare liberi gli animali e obbligatorio raccogliere i loro bisognini, c’è un’altra ragione. «Faccio chiarezza – si legge sui cartelli – Nelle feci dei cani c’è un parassita chiamato neospora che provoca l’aborto delle vacche».