Stanchezza, debolezza, fiato corto, sono solo alcuni dei sintomi che, nonostante la guarigione dal virus Sars-Cov-2, molti pazienti riportano. Da qui la pronta risposta del Centro Beccaria, che guidato dalla dottoressa Stefania Cataldo, ha aperto un ambulatorio dedicato a chi ha contratto il virus.
Il consiglio è di non minimizzare l’infezione, anche al suo termine: gli studi effettuati dimostrano che il virus può lasciare traccia del suo passaggio, anche in quanti superano la positività senza sintomi o con lieve sintomatologia.
Particolare attenzione deve essere posta allo stato clinico del cuore: ecco perché una parte del percorso di indagine è costituito da una fase diagnostica con esami ematici, radiografia del torace, elettrocardiogramma ed ecocardiografia abbinati ad una di visita specialistica cardiologica, come spiega la dottoressa nell'intervista seguente.
Perché il Centro Beccaria ha aperto un ambulatorio dedicato alla valutazione post covid?
«La scelta nasce dal bisogno a cui cerchiamo di andare incontro. Negli ultimi mesi è capitato più volte di valutare pazienti guariti dal covid-19 ma con persistenza di sintomi come dolore toracico, mancanza di respiro, facile affaticabilità, palpitazioni: ciò che abbiamo imparato a conoscere come "long-covid"».
Come funziona l'ambulatorio?
«Il Centro Beccaria ha creato una serie di pacchetti, articolati su 4 livelli: il primo è dedicato alla diagnostica, esami del sangue e radiografia del torace; il secondo, di cui mi occupo personalmente, oltre alla diagnostica è presente una valutazione cardiologica mirata a individuare e valutare un'eventuale coinvolgimento cardiaco dopo un'infezione da Sars Cov-2; il terzo è mirato a valutare i polmoni; il quarto comprende tutti gli step precedenti».
Perché è importante sottoporsi a un controllo?
«Il coinvolgimento cardiaco non è riservato solo alle forme più gravi, ma purtroppo può essere presente anche in quelle forme che sono decorse in maniera asintomatica o con pochi sintomi».
A chi è rivolto?
«Idealmente a tutti. Ma se devo individuare delle categorie di pazienti, dico prevalentemente 3: i pazienti già cardiopatici; i giovani e tutti coloro che vogliono riprendere a fare attività fisica, in modo da farlo in sicurezza e in modo graduale; infine tutti quelli che hanno dei sintomi, dolore toracico, stanchezza, palpitazioni, mancanza di respiro».














