Claudio Cauzzo classe 1958 è scomparso alcuni giorni fa, a causa di un tumore lasciando la moglie Marisa, le figlie Ester e Noemi, il fratello Domenico e i nipoti Alex e Gessica, oltre che tanti amici, non soltanto a Cocquio Trevisago dove risiedeva, ma anche in tutta la provincia dov'era molto conosciuto.
Cauzzo aveva trascorso 25 anni nella Cgil varesina scegliendo di stare dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori, proseguendo dal 2017 come libero professionista, il suo impegno per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro; lo ricordiamo nel 2008, come delegato sindacale, impegnato nella difficilissima vertenza che porterà purtroppo alla chiusura della cartiera di Besozzo, a difendere le ragioni di chi stava perdendo il posto di lavoro. Claudio era molto attivo anche nel volontariato, in particolare nella parrocchia e nell'oratorio di Cocquio Trevisago a Sant'Andrea, dove allenava una squadra di calcio e per tutti era "il mister" e dove collaborava nell'organizzazione di eventi come il Gioca Giugno, oltre ad essere un apprezzato cuoco.
Per ricordarlo, i suoi famigliari hanno deciso di aprire una raccolta fondi online a favore dell'Airc, l'associazione italiana per la ricerca contro il cancro. «In memoria di Claudio, un piccolo gesto per noi ma un grande gesto per tutti i malati oncologici che lottano tutti i giorni per la vita - sottolinea la famiglia Cauzzo - solo la ricerca scientifica può salvarci, sperando che i Claudio del futuro possano avere una possibilità in più».
Qui il link per la raccolta fondi AIRC in memoria di Claudio Cauzzo