Morse 5,5
Il simbolo della sua gara è il tempo trascorso sul parquet, quegli otto minuti e spiccioli che non servono, non possono servire, a sostituire in modo proficuo Scola. Il Bullo, così, ne ha uno in meno (e con Andersson fate pure due…)
Scola 6,5
Difficile dare solo 6,5 a un giocatore che segna 29 punti ed è risultato l’unico in grado di provare quantomeno a combattere contro il collettivo brianzolo. La stima per un campione del suo calibro, tuttavia, ci impone di considerarlo co-responsabile (insieme all’allenatore e ai suoi stessi compagni) di quell’equilibrio mancante tra le fila biancorosse in questo derby. Probabilmente lo sa anche lui: nell’ultimo quarto prova a recuperare il gap da solo o quasi: il ferro lo ferma più volte.
De Nicolao 5,5
Un po’ di difesa su “Jazz” Johnson, poi viene dimenticato in panchina, preferendogli Bulleri sia Jakovics, sia Douglas anche da playmaker. Ma non sappiamo quanto sarebbe riuscito a cambiare il prodotto finale.
Jakovics 6,5
L’unica parvenza di co-protagonista nel film girato da Scola e Douglas. I suoi 8 punti consecutivi nel terzo quarto fanno ben sperare, ma rimangono una recita bella e inutile.
Ruzzier 5,5
Il ritmo che impone alla gara non è nemmeno disprezzabile: nel 10-0 iniziale sembra danzare nel campo che trova aperto. Poi anche lui si spegne, si “imbruttisce”, si deprime. E non imprime nessun vero marchio sul match (5 assist e zero perse a parte). Il problema è che deve tirare di più, molto di più.
Andersson 4
Inizia a essere difficile formulare un giudizio su di lui: per ora è un inutile pesce fuor d’acqua.
Strautins 5,5
L’apporto a rimbalzo è sempre molto sostanzioso. Stavolta non c’è la mano dall’arco e forse non ci sono nemmeno quelle responsabilità che a Bologna si era preso.
De Vico 5
Che difficoltà stasera per un giocatore che finora ci aveva sempre entusiasmato. Non solo non riesce a incidere in attacco: spesso soccombe anche in difesa. Stavolta la grinta non basta.
Ferrero 5,5
La sua vera “scusante” sono i pochi allenamenti di una settimana passata ai box praticamente per niente (ma sto Covid c’era o no? Mannaggia…). Perché il Gianca del derby è una lotta continua e bellissima, da vero capitano, ma stavolta non vincente.
Douglas 6
Pronti via e attacca il ferro con convinzione: qualcuno mormora di gioia tra i 700 dell’Enerxenia Arena. Prova a farlo per tutta la gara, in verità, tra una tripla e l’altra, ma non eccelle né in penetrazione, né al tiro.














