La presentazione della nuova sala Monnalisa nella Questura di Varese, dedicata all'accoglienza delle vittime di abusi e violenze (leggi QUI), è stata l'occasione per fare un bilancio dell'attività di contrasto alla violenza sulle donne svolta in provincia di Varese dalla Polizia.
Un lavoro delicato e impegnativo che vede collaborare la divisione anti crimine guidata dalla dottoressa Angela De Santis, la squadra volante diretta dal dottor Francesco Pino e la squadra mobile di Varese della dottoressa Silvia Passoni e che ha permesso di emettere, dall'inizio dell'anno ad oggi, 34 ammonimenti (provvedimenti amministrativi contro gli aggressori). Un numero che corrisponde a quelli emessi nell'arco di tutto il 2019 e che denota un fenomeno in crescita, ma anche un aumento delle denunce da parte delle donne e un ottima attività investigativa svolta dagli agenti di Polizia.
«Noi ci occupiamo di prevenzione e interveniamo alle prime avvisaglie di percosse per generare consapevolezza sulla gravità dei fatti che sono accaduti e informare che possiamo, attraverso un ammonimento, fermare l'aggressore - spiega la dirigente della divisione anticrimine - Non ci fermiamo qui. Attraverso un protocollo stipulato a marzo con al Cooperativa Dorian Grey, indirizziamo i maltrattanti verso un percorso di recupero, fondamentale per interrompere la catena di atti vessatori che possono essere perpetrati».
Un profilo vero e proprio del maltrattante non c'è. «Può essere chiunque, a prescindere dal grado di istruzione e dalla condizione economica, sociale o lavorativa – spiega la dirigente della squadra mobile – Nessuna violenza è meritata e tutte vanno denunciate, senza vergogna». Importante è quindi anche il lavoro che gli agenti della volante svolgono in prima battuta, non fermandosi alle apparenze. «Spesso ci troviamo difronte a contesti particolarmente complessie da penetrare sin da subito - aggiunge il dirigente - Tuttavia i nostri interventi sono sempre più specializzati. Non ci fermiamo alle apparenze e se la donna allontanata dal contesto vessatorio è sicuramente più pronta a confessare le violenze subite».
Le attività investigative della Questura di Varese su reati di violenza contro le donne sono state 21 nel 2019 e sono 13 nei primi 9 mesi del 2020.