In merito ai fondi in arrivo da Regione Lombardia per la pedonalizzazione di via del Cairo (leggi QUI il bando per assegnare i lavori e QUI i finanziamenti) interviene il movimento civico “Lombardia Ideale - Varese Ideale”, con il consigliere regionale Giacomo Cosentino e il consigliere comunale varesino Stefano Clerici.
«E’ decisamente falso far passare il messaggio che i circa 700mila euro che la Regione sta erogando per la pedonalizzazione di via del Cairo sono frutto di una scelta della Regione: quei fondi sono risorse che la Regione ha assegnato ai Comuni per finanziare opere pubbliche finalizzate a dare lavoro a imprese e artigiani per la ripresa economica post-covid. Il Comune di Varese ha comunicato alla Regione che la parte di fondi destinata a Varese sarebbe stata spesa anche per la pedonalizzazione di via del Cairo e gli uffici tecnici regionali hanno semplicemente preso atto che il progetto ha i requisiti tecnici per essere finanziato. Quindi nessuna scelta da parte della Regione, “solo” un’occasione data al Comune di Varese che, a mio parere, è stata davvero sprecata da parte del sindaco».
La sistemazione di largo Flaiano, la creazione del mercato coperto in piazza Repubblica o la messa in sicurezza delle scuole comunali: sono gli esempi di opere in cui si sarebbero potuti utilizzare quei fondi citati dal consigliere comunale Stefano Clerici.
«E’ una scelta politica di Galimberti ed è totalmente avulsa dalle reali criticità di Varese - dice Clerici - Anziché scegliere di far finanziare interventi davvero necessari come, ad esempio, la sistemazione di largo Flaiano per cambiare il volto dell’ingresso in città - e migliorare la viabilità - oppure la creazione del mercato coperto in piazza repubblica, la messa in sicurezza delle scuole comunali o la riqualificazione di uno dei quartieri periferici, il sindaco si è assunto la responsabilità di sprecare preziosi fondi pubblici, erogati dalla Regione Lombardia, per un’opera non prioritaria e del tutto superflua, per compiacere una parte ben definita del mondo culturale varesino».