La proposta è arrivata da Victor Angel Ramirez, vulcanico proprietario dell'UD Las Palmas che milita in Segunda nella Liga spagnola, dopo alcune stagioni da rivelazione nel gotha del calcio spagnolo. Canarie e Baleari sono state le regioni spagnole meno colpite dal virus, e quindi nella Fase 3 della penisola iberica e in vista della ripartenza del calcio, perché non riportare il pubblico all'Estadio de Gran Canaria, con oltre 30mila posti a sedere occupati per un terzo dagli abbonati dell'UD Las Palmas?
La proposta di Ramirez rappresenterebbe anche uno straordinario volano per accendere i riflettori d'Europa e riaprire le Isole Canarie ai turisti (dall'1 luglio anche dall'Italia e dalla Lombardia riprenderanno i voli delle compagnie low cost come Ryanair verso le isole dell'Atlantico, la meta turistica con il clima migliore del continente).
Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha dato potere alle comunità autonome come le Isole Canarie: sarà dunque Ángel Víctor Torres, presidente del governo delle Canarie, ascoltato Antonio Morales, capo del Cabildo di Gran Canaria, ad assumersi la responsabilità di una decisione comunque storica.
Lunedì l'UD Las Palmas presenterà alla Liga il suo protocollo di sicurezza perché sabato 13 giugno alle 21.30 (le 20.30 locali) lo stadio di Gran Canaria possa riaprire le porte al pubblico in occasione della sfida con il Girona.
«Le Isole Canarie e Gran Canaria sono una destinazione sicura. Possiamo diventare l’unico stadio dei grandi campionati a giocare di nuovo con il pubblico sugli spalti», ha detto Ramirez. E il suo sogno potrebbe diventare realtà.
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Sport | 04 giugno 2020, 13:52
Il primo stadio con pubblico dopo il lockdown? «Sarà quello di Gran Canaria»
La proposta del patron dell'UD Las Palmas potrebbe essere accettata: lo stadio di Gran Canaria, una delle zone solo sfiorate dal contagio, potrebbe essere il primo ad aprire al pubblico, forse già il 13 giugno nella sfida con il Girona
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