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Territorio | 30 maggio 2020, 12:42

Angera, Ispra e Ranco sulla Tv di Stato tedesca: «Il Lago Maggiore è innegabilmente meraviglioso e sta rinascendo»

La televisione pubblica della Germania ha realizzato un servizio nelle tre perle del nostro lago, intervistando baristi, cittadini tedeschi, italiani e turisti: «L'Italia è sulla via di uscita dall'emergenza, tutti si augurano il ritorno alla normalità».

Angera, Ispra e Ranco sulla Tv di Stato tedesca: «Il Lago Maggiore è innegabilmente meraviglioso e sta rinascendo»

«Il Lago Maggiore è innegabilmente meraviglioso»; parte con queste parole il servizio realizzato dalla televisione pubblica tedesca Das Erste in tre località del nostro lago come Angera, Ispra e Ranco. 

I giornalisti tedeschi hanno intervistato avventori loro connazionali che vivono nel Varesotto, cittadini italiani e turisti che da qualche giorno sono tornati a popolare il lungolago e i locali come bar e ristoranti. 

Il servizio della tv pubblica della Germania è andato in onda dal Molo di Ranco, che ha riaperto da poco i battenti, sentendo i clienti che non vedevano l'ora, dopo mesi di lockdown, di tornare a bere qualcosa all'aperto nel loro locale preferito a due passi dalle rive e dalle spiagge. 

«Il lago Maggiore è meraviglioso» ha ribadito un turista tedesco innamorato di Ranco. 

Le telecamere si sono spostate poi a Ispra, altra perla del Maggiore, al Caffè San Martino, un locale in perfetto stile tedesco, che ha riaperto le sue porte ai clienti che in tutta sicurezza possono bere e mangiare in compagnia. 

Terza tappa del tv tedesca Angera con il suo bellissimo lungolago che è tornato a popolarsi di turisti, cittadini e visitatori: qui sono stati intervistati sia una persona guarita dal Coronavirus, che il sindaco della cittadina, Alessandro Paladini Molgora, che ha illustrato tutte le misure di sicurezza e gli accorgimenti anti contagio messi in atto dal Comune. 

«L'Italia è sulla via di uscita dell'emergenza Coronavirus e i turisti non si augurano altro che un ritorno alla normalità» le parole di chiusura del servizio. 

 

 

 

Matteo Fontana

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