Un messaggio di vicinanza ai suoi concittadini, spaesati e anche impauriti dall'emergenza Coronavirus.
Il sindaco di Solbiate Arno Oreste Battiston si rivolge direttamente ai cittadini con una lettera che più che da primo cittadino è quella di un padre di famiglia:
"Cari concittadini, concittadine, cari ragazzi/e, da lunedì inizierà la terza settimana di misure decise dal Governo per il contenimento del Covid-19 alle quali anche Solbiate Arno è sottoposta: le scuole saranno ancora chiuse, la maggior parte delle attività sportive sospese, la vita sociale dovrà essere limitata e tutti siamo chiamati a ridurre i contatti rispettando semplici misure di prevenzione. Credo che nessuno di noi, qualche mese fa, pensava di poter vivere una situazione di questo tipo: oggi però dobbiamo fare la nostra parte. Medici, scienziati, infermieri stanno lavorando giorno e notte per cercare una cura definitiva al virus e per curare i contagiati: anche noi possiamo e dobbiamo aiutare".
Rispettare le prescrizioni previste è giusto e doveroso, ma non significa smettere di vivere.
"E possiamo farlo - riprende la missiva di Battiston - rispettando quanto ci viene chiesto: ma cerchiamo di non vivere questo periodo come una restrizione delle nostre libertà, bensì come un contributo per liberarci da questa diffusione di Covid-19. Limitiamo i contatti sociali, teniamo le distanze di sicurezza suggerite: ma non chiudiamoci in casa, fate delle passeggiate, portate i bambini fuori a giocare, riscoprite il piacere di un libro. Fate ginnastica a casa se la palestra è chiusa. Ripassate e fate i compiti indicati dalle insegnanti, se la scuola è chiusa. Pregate nella vostra stanza, se la messa è sospesa.
Sentiamoci uniti e utili in questo percorso: la nostra amministrazione è in costante contatto con le istituzioni per capire l’evolversi della situazione, abbiamo un servizio sanitario molto efficiente nelle immediate vicinanze che può fornire assistenza e cure.
Rispettiamo dunque semplici norme igieniche che ormai conosciamo tutti: distanza di almeno un metro fra le persone, tossire e starnutire nella piega del gomito o all’interno di un fazzoletto, lavare spesso le mani, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
Questo è quello che possiamo fare. Senza allarmismi eccessivi ma con la consapevolezza che anche il nostro contributo è fondamentale. Vi terremo aggiornati, nel modo più semplice e trasparente possibile".