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Varese | 28 gennaio 2020, 23:48

Sì al centro polispecialistico, grande lezione di pgt per tutto il consiglio comunale

È stato approvato il progetto di realizzazione di una clinica nel quartiere di Biumo Inferiore, anche se il voto non era vincolante e i consiglieri lo hanno scoperto "studiando" in aula il piano di governo del territorio cittadino

Sì al centro polispecialistico, grande lezione di pgt per tutto il consiglio comunale

È stato un dibattito lungo e partecipato (leggi qui) quello che ha preceduto la votazione del consiglio comunale sulla realizzazione di nuovo centro polispecialistico nel Convento delle suore Ancelle di San Giuseppe di via Sonzini (leggi qui e qui).

Pur riconoscendo la validità del progetto, «che andrebbe a riqualificare una zona in via di degrado, creerebbe posti di lavoro e una maggiore offerta sanitaria», hanno detto in modo bipartisan i consiglieri di maggioranza e opposizione, gli stessi hanno anche espresso molte perplessità sull'impatto viabilistico che il centro avrebbe sul quartiere. Tant'è che ad un certo punto anche la maggioranza, già divisa per via della contrarietà al progetto di Varese 2.0 (leggi qui), ha annunciato di voler bocciare il nuovo centro

Peccato che il voto del consiglio non solo non fosse necessario ma nemmeno vincolante al fine della realizzazione dell'opera. E i consiglieri lo hanno scoperto in aula. A chiarire la questione è stato il dirigente del settore urbanistica, Gianluca Gardelli. «Il pgt prevede due strade: quella da parte del privato di esercitare  il titolo edilizio per realizzare l'opera in qualsiasi momento. Oppure quella di chiedere l'approvazione di un progetto unitario, che prevede la realizzazione di opere di pubblico interesse. La proprietà ha scelto questa seconda via, più onerosa e complessa, e lo ha fatto rispettando le norme del pgt, anche quelle che stabiliscono il numero di parcheggi necessari (leggi qui)».

Se il consiglio è stato chiamato a votare «è solo perché lo prevede una norma contraddittoria, sempre contenuta nel pgt - ha sottolineato il sindaco Davide Galimberti - Il voto non è comunque vincolante e rispettando il progetto tutte le prescrizioni di legge, una bocciatura sarebbe anche difficilmente motivabile». 

Questo non ha impedito comunque ai consiglieri di votare secondo giudizio: su 23 presenti al voto, 16 hanno approvato l'ordine del giorno, 6 si sono astenuti, 1 ha espresso voto contrario (Elena Baratelli) e 10 non si sono espressi.

Presenti in sala anche i proprietari dell'immobile, Malek Isberg e la moglie Sarah Nidoli, che si sono detti «dispiaciuti che non si sia compresa la bontà del progetto. Ci teniamo molto e lo abbiamo curato nel dettaglio per fare qualcosa di bello per noi e la città. Ci abbiamo messo impegno e passione per rispettare la volontà delle suore, lasciare inalterato il prestigio degli affreschi e delle opere che il convento contiene e per abbellire le vie limitrofe. Avremmo potuto scegliere la strada più semplice». 

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