Fa molto discutere il servizio di Linea Verde Life dedicato a Varese, andato in onda ieri su Rai 1: se c'è chi ha apprezzato la vetrina in cui Varese ha potuto mettersi in mostra sotto le telecamere, altri sono meno entusiasti e hanno sottolineato la forzatura e la poca varesinità di alcuni protagonisti della puntata. Se la visione dall'alto del territorio è stata apprezzata da tutti, più perplessità ha suscitato, per esempio, l'associazione tra corso Matteotti e i bustocchi "bruscitt" oppure la dimenticanza di alcuni simboli della città come Sacro Monte e l'Isolino Virginia, entrambi patrimonio Unesco.
Trai più critici, nel dibattito che si è scatenato sui social dopo la messa in onda, c'è chi sottolinea «un servizio che non c’entra nulla con la vita e la fruibilità della città. Come se davanti al Garibaldino ci fosse stabilmente polenta e bruscitt». Altri notano l'assenza dei rioni («Niente Bizzozero» per esempio) o scuotono la testa davanti alla decisamente poco "bosina" cerimonia giapponese che ha accompagnato il servizio: «Forse non ho capito lo spirito della trasmissione - scrive un varesino - forse non ha più il taglio di un tempo dedicato al turismo, perché ho visto la cerimonia giapponese del tè in una villa privata, una dimostrazione cinofila e l’assaggio di due varianti di dolce Varese».
Ma anche nel nostro profilo Facebook i lettori si sono divisi, e molti non hanno nascosto qualche disappunto: «Mi ha un po' deluso - scrive un lettore - non hanno fatto vedere l'osservatorio del Campo dei Fiori, il Sacro Monte, l'Isolino Virginia ma neanche i Giardini Estensi e qui mi fermo».
Se c'è chi sottolinea la «bellissima partenza dal Volo a vela di Calcinate» e chi si è trovato di fronte alla piacevole sorpresa di sentirsi «dentro lo schermo del mio televisore», dall'altro lato alcuni lettori hanno sottolineato di aver «visto poco delle bellezze di Varese» o di «aspettarsi più panorami e meno parole». O chi, ha comunque apprezzato lo spunto di «far conoscere e sapere di più di Varese».
Paola Molinari, amministratrice de "La Varese Nascosta", chiede, con i consueti delicatezza e tatto: «Cari amici, se potete aiutarmi a chiarire due cosette sul servizio di Linea Verde che mí son mia tanto pratica. Per prima cosa mi hanno chiesto in molti: ma il finger food di bruscitt in corso Matteotti quand'è che c'è? Perché a quanto si è capito dal servizio non era un assaggio preparato appositamente per la trasmissione ma un evento comune. La seconda cosa è in quale pescheria friggono il nostro pesciolino di lago dal venerdì e sabato dalle 11 alle 18 che ha fatto venire l'acquolina a molti».
Al dibattito si sono uniti proprio gli utenti della Varese Nascosta. «Hanno parlato di Varese - ha ribadito un iscritto del gruppo - e fatto un po' di pubblicità alla nostra zona. Adesso spetta all'ente del turismo, amministrazioni comunali e privati del settore incrementare le iniziative, per non deludere il turista quando giunge in città».
Quello che è risultato proprio indigesto, anche agli utenti della Varese Nascosta, sono «i bruscitt di Busti» improvvisamente diventati varesini. «Sono bustocchi ed è la prima volta che li vedo in corso Matteotti - è il parere di un altro varesino - Chiaramente è stato fatto apposta per la trasmissione. La pescheria e Luigino - dice rispondendo alla domanda sul pesce fritto - sono uno dei pochi negozi storici rimasti in centro. Il pesce fritto è disponibile su prenotazione venerdì e sabato».