Può arrivare fino a 2mila euro il contributo a fondo perso proposto dallo Stato a favore degli edicolanti. «Una piccola ma importante boccata d’ossigeno in questo momento di grande difficoltà di un settore che da dieci anni a questa parte sta subendo una crisi senza precedenti», commenta Antonio Besacchi, presidente provinciale e consigliere nazionale del Sindacato autonomo giornalai (Snag) che aderisce a Confcommercio.
I numeri della crisi nella nostra provincia
Nella nostra provincia degli oltre 600 rivenditori al dettaglio di giornali e riviste attivi nel 2008, oggi ne sopravvivono poco più della metà. Una lunga serie di saracinesche abbassate per sempre, stimabile nel 10 per cento ogni anno, naturale risultato della perdita di copie vendute, a sua volta effetto del repentino cambiamento del modo di potere accedere gratis e in tempo pressoché reale alle notizie, una volta “monopolio” della carta stampata.
«Il bando regionale emesso a suo tempo dalla giunta Maroni - prosegue Besacchi - ha consentito a molti di non chiudere l’attività. Vennero distribuiti in Lombardia due milioni di euro per la ristrutturazione, l’ampliamento, il rifacimento delle vetrine e degli arredi delle edicole. Chi ne ha usufruito ha trovato la spinta per andare avanti, sempre nella consapevolezza che senza la concessione alla vendita dei ticket per i posteggi, dei biglietti dei bus e dei treni e delle ricariche telefoniche, non sarebbe più possibile andare avanti, perché con i soli giornali non si sta più in piedi».
Ben venga perciò il “Bonus edicole”, previsto dalla Finanziaria 2019 a favore degli esercenti di attività commerciali operanti nella vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici, nei confronti dei quali verrà riconosciuto un credito d’imposta parametrato agli importi pagati a titolo di IMU, TASI e TARI con riferimento ai locali dove è esercitata l’attività di vendita, nonché alle spese di locazione e ad altre spese individuate da un apposito Decreto.
Le sedi territoriali Ascom sono a disposizione
Le domande devono essere presentate entro il prossimo 30 settembre e, a tal proposito, il presidente provinciale dello Snag invita gli associati a non perdere questa occasione: «E’ possibile rivolgersi - sottolinea - agli uffici Ascom delle sedi territoriali di Confcommercio (Varese, Busto Arsizio, Gallarate, Saronno e Luino) che sono già a disposizione per ulteriori informazioni e per istruire le pratiche in via telematica». Sempre per informazioni è anche disponile la mail info@uniascom.va.it. Questo invece il numero di telefono: 0332-342210.
Due le “categorie” ammesse al contributo: i punti vendita esclusivi, ossia gli esercenti attività commerciali che operano esclusivamente nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici; i punti vendita non esclusivi, ossia gli esercenti di attività commerciali diverse abilitati alla vendita di quotidiani-periodici, SOLO nel caso in cui l’attività commerciale costituisca l’unico punto vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici nel Comune dove ha sede.
Per accedere al credito d’imposta è necessario presentare in via telematica un’apposita istanza, utilizzando la modulistica predisposta dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite l’apposita procedura disponibile all’indirizzo Internet www.impresainungiorno.gov.it.