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Economia | 11 luglio 2019, 07:00

Gioco illegale: un problema di difficile soluzione

Continua la crescita del gioco illegale.

Gioco illegale: un problema di difficile soluzione

La riapertura dei casinò terrestri a fine giugno, dopo mesi di chiusura, ha finalmente dato respiro ad uno dei settori più colpiti durante il covid. In questi mesi di chiusure , gli italiani non hanno comunque smesso di giocare. Chi ha tratto maggior beneficio dalla chiusura dei punti fisici è stato il settore online, con conseguenze, però, non sempre positive. Vediamo dunque di capire qual è l'attuale situazione del gioco d'azzardo nel nostro Paese.

La crescita del gioco illegale

Quando lo Stato ha vietato la pubblicità di qualsiasi tipo di casinò non ha disincentivato, come credeva, la gente a giocare. I dati, infatti, dicono che nel 2020, le entrate in questo settore sono aumentate del 45%. Allo stesso modo, la chiusura dei punti di gioco terrestre non ha affossato il gioco, perchè le persone si sono spinte semplicemente verso l'online. Gli ultimi dati di luglio, dicono che la spesa (ossia la raccolta meno le vincite) sia del gioco terrestre che di quello online è stata pari a 129 milioni, che rappresenta una crescita di quasi il 39 percento rispetto a un anno fa.

Questi due fattori combinati, però, hanno creato un altro problema: l'aumento del gioco illegale. Secondo i dati contenuti nell'ultima relazione fatta dal procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho, è di circa 20 miliardi di euro il giro d'affari stimato del gioco illegale, cifra che comporta un danno per il fisco di circa 4 miliardi di euro. Questo perchè la gente su internet fatica a distinguere i siti regolati con concessione da quelli illegali. Non potendo più pubblicizzarsi, i casinò legali non riescono ad attirare fette importanti di pubblico che finiscono per diventare appannaggio i tutti quei siti non regolati dallo Stato.

Per combattere il gioco illegale, lo stato italiano ha istituito nel 2020 il Copregi, il Comitato per il contrasto al gioco illegale, di cui fanno parte l’Unione Europea e le forze di polizia: Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato. Questa organizzazione in un anno il Copregi è intervenuto in oltre 50 province, individuando 200 sale con gioco illegale e irrogando sanzioni per quasi un milioni di euro. Tuttavia queste misure non bastano.

Urgono nuove leggi

Recentemente si è avanzata la proposta di tenere una riunione per produrre idee concrete per debellare il gioco illegale da inserire nella legge Finanziaria. Senza una normativa ad hoc, infatti, risulta impossibile contrastare il gioco d'azzardo. Il vuoto legislativo è una mancanza di cui sono consapevoli anche gli italiani. Secondo uno studio realizzato dalla Luiss Business School e da Ipsos, solo due italiani su tre ritengono che si possano avere problemi con la legge. Tale percentuale scende a uno su due tra i giocatori dei canali illegali. Sempre secondo questa ricerca, il profilo del giocatore di siti illegali è un individuo integrato nel tessuto sociale e che ha un'occupazione (72% dei casi) e un tenore sopra la media (14% dei casi). Come ha dichiarato lo stesso direttore di Ipsos, Nando Pagnoncelli, uno dei problemi maggiori che riscontrano gli italiani è quello di comprendere la sottile linea tra gioco legale e illegale. Sta allo Stato dunque trovare i rimedi migliori, anche dal punto di vista comunicativo, per debellare tale problematica.

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