Hanno dato voce al sollievo a modo loro. Con delicatezza. Teneramente. Mettendoci la presenza, il cuore, l'amore e tutta la cura di cui sono capaci.
Nel cuore della zona pedonale di Varese, in piazza Carducci, oggi i cittadini hanno trovato ad accoglierli i volontari dell'associazione Sulle Ali che fa dell'ascolto, dell'aiuto e dell'accompagnamento i valori fondamentali nella cultura delle cure palliative e che è nata nel 2011 grazie alla collaborazione tra equipe medica e familiari di persone affette da patologie evolutive ad esito fatale.
«Abbiamo vissuto emozioni fortissime dopo aver portato tra la gente il nostro sostegno alle cure palliative - scrivono gli splendidi angeli dell'associazione, raggiunti anche dal sindaco di Varese Davide Galimberti - non bisogna mai smettere di divulgare, informare, raccontare e dare voce a un diritto fondamentale della persona: l'accesso a questa possibilità di cura».
Il flash mob, in pieno stile Sulle Ali, dove tutto si svolge con rispetto e garbo, non è stata una protesta. «Non è stato uno spettacolo. Ma un gesto corale per dire che le cure palliative sono vita e che conoscerle significa poterle chiedere. È stato un momento per dare voce al diritto al sollievo e alla dignità della persona».
Anche stavolta l’associazione ha agito per quei malati inguaribili e per le loro famiglie che qui non restano inascoltati. E che hanno diritto al sollievo, alla cura, alla dignità. Sulle Ali di queste splendide persone e del loro cuore, come sempre.

















