Territorio | 19 dicembre 2025, 16:51

«Una mamma non muore mai, una mamma che muore diventa una stella»

L'intera Malgesso ha salutato oggi pomeriggio per l'ultima volta Veronica Pignata, la donna morta a soli 32 anni poche ore dopo aver dato alla luce il suo secondo figlio lo scorso 6 dicembre. Le parole di don Fabrizio al marito Giorgio e al figlio Tommaso: «Ha incarnato l'amore nella sua forma più pura e l’amore non muore mai. Il vostro legame con lei è un tesoro che nessuno potrà mai rubare»

«Una mamma non muore mai, una mamma che muore diventa una stella».

Un’esistenza strappata al legittimo domani dei suoi 30 anni, alla sua famiglia e a una vita appena donata al mondo non può non colpire al cuore un’intera comunità, chiamandola all’unica forma di condivisione di un dolore troppo grande: la partecipazione.

Oggi pomeriggio c’è stata allora l’intera Malgesso dentro e fuori la chiesa di san Michele Arcangelo a ricordare Veronica Pignata, la donna morta a soli 32 anni poche ore dopo aver dato alla luce il suo secondo figlio lo scorso 6 dicembre (leggi QUI e QUI). Centinaia di persone con l’anima dilaniata dalla tristezza (e da un’incredulità ancora fresca) assetata di una consolazione che piena mai potrà giungere.

Le parole però servono, sono l’ultimo appiglio per non abbandonare e abbandonarsi, sono l’unica forma in grado di mantenere un ricordo, renderlo vivo, attuale, eterno: «La morte di una giovane mamma sembra un dolore troppo grande da portare - ha detto il parroco di Malgesso Don Fabrizio Borsani, durante l’omelia - La vita di Veronica è stata breve, ma intensamente piena di affetto, di cura, di presenza. Il Vangelo che abbiamo ascoltato ci invita a non lasciarci schiacciare dal turbamento. Gesù ci dice "non sia turbato il vostro cuore". Non è un invito a negare o nascondere il dolore, ma a lasciarci sostenere dalla fede, perché Dio non abbandona. Dio accoglie».

E poi, rivolgendosi a Giorgio e a Tommaso, il marito e il figlio che Veronica ha lasciato insieme a Edoardo, la sua seconda creatura “abbracciata” solo per pochi istanti: «Veronica ha incarnato l'amore nella sua forma più pura e l’amore non muore mai. Ogni gesto, ogni attenzione, ogni sorriso rivolto a Tommaso e per qualche minuto a Edoardo sono stati il riflesso dell'amore di Dio: ora il legame che ognuno di voi aveva con lei non si spezza, rimane vivo, rimane presente, rimane forza per il cammino. È un tesoro che nessuno potrà mai rubare».

E poi quella frase, a chiamare un'emozione ancora più intensa: «Una mamma non muore mai, una mamma che muore diventa una stella».

Struggente anche l'elogio funebre delle cugine di Veronica, a fine funzione: «Non dimenticheremo mai il tuo temperamento, il tuo carattere forte, ma soprattutto quel tuo sorriso sempre presente, sempre luminoso. Vogliamo ringraziarti per il tempo che hai trascorso con noi, per tutto quello che hai condiviso con noi, i sorrisi, gli abbracci, i consigli, le chiacchierate fino a tarda notte, ma soprattutto volevamo ringraziarti per Tommaso ed Edoardo, perché sappiamo che continuerai a vivere attraverso di loro. Conserveremo gelosamente i nostri ricordi insieme, fino al momento in cui finalmente ci rivedremo, perché sì, un giorno ci rincontreremo. Resterai sempre bella come un mandorlo in fiore e, anche se per te è arrivato l’inverno, la pioggia di primavera tornerà e bagnerà i tuoi rami che torneranno a fiorire per i tuoi figli».

Fabio Gandini

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