Territorio | 18 dicembre 2025, 14:52

Dal bosco incendiato alla rinascita: visita ai cantieri del progetto Life del Comune di Luvinate per la ripartenza del Campo dei Fiori

Gli interventi in corso riguardano in particolare il recupero delle vie di accesso, taglio selettivo e nuove piantumazioni, convivenza con la fauna selvatica, cippatura ed energia locale

La visita al cantiere boschivo a Luvinate al Parco Campo dei Fiori

La visita al cantiere boschivo a Luvinate al Parco Campo dei Fiori

Visita sui cantieri del Comune di Luvinate, finanziati attraverso il progetto europeo Life Climate Positive, insieme ai proprietari dei boschi che hanno conferito la gestione dei terreni ad ASFO Valli delle Sorgenti. 

E’ stato questo il cuore della giornata promossa da ASFO, l’associazione dei proprietari pubblici e privati promossa da Comune di Luvinate ed Ente Parco Campo dei Fiori. Obiettivo, verificare insieme ai proprietari lo stato di avanzamento dei lavori e dimostrare come è possibile intervenire sui boschi abbandonati.

Questo bosco era stato colpito dall’incendio del Campo dei Fiori del 2017 che aveva lasciato segni profondi sul paesaggio e sulla sua capacità di rigenerarsi. Gli interventi in corso non sono quindi solo operazioni di gestione ordinaria, ma azioni di ricostruzione e rinascita, volte a restituire vitalità a un ecosistema fragile e prezioso. Questi lavori fanno parte del progetto europeo LIFE ClimatePositive, promosso dal Comune di Luvinate, che sperimenta soluzioni innovative per aumentare il sequestro di carbonio e favorire la biodiversità, trasformando le foreste in alleate contro il cambiamento climatico. I lavori sono gestiti dall’agronomo Massimo Raimondi, con il supporto di ASFO Valli delle Sorgenti ed il coordinamento di Luca Colombo. 

Interventi operativi:

Recupero delle vie di accesso. È stata ripristinata la strada originale che conduce ai lotti, grazie alla consultazione di cartografie storiche. Un gesto che restituisce continuità al paesaggio e rende più agevole la gestione.

Taglio selettivo e nuove piantumazioni. Si taglia meno di quanto sarebbe possibile: vengono rimosse solo le piante senza prospettiva, mentre si favoriscono quelle capaci di garantire disseminazione e crescita futura. Parallelamente, si piantano nuove essenze adatte a queste latitudini, ad affrontare il cambiamento climatico e a terreni difficili, caratterizzati da molta pietra e poca sostanza organica. Per favorire l’attecchimento si utilizzano idroretentori, dispositivi che trattengono l’acqua e sostengono le giovani piante.

Convivenza con la fauna selvatica. Durante la visita è emersa la presenza di animali selvatici. Questo richiede un monitoraggio attento per individuare forme di convivenza che non ostacolino la rigenerazione forestale, ma che valorizzino la biodiversità.

Cippatura e energia locale - Il materiale legnoso viene cippato direttamente in loco e trasportato su camion. Il cippato sarà destinato ad alimentare la centrale termica comunale di prossima accensione, creando un legame diretto tra gestione forestale e produzione energetica sostenibile. Una piccola teleferica consente di movimentare il legname in modo agevole e sicuro, riducendo l’impatto sul terreno e migliorando le condizioni di lavoro.

Una scelta innovativa riguarda il materiale legnoso disposto perpendicolarmente al pendio. In questo modo non scivola a valle, si degrada in loco arricchendo il suolo e favorendo la formazione di superfici a balze. Una pratica che unisce sicurezza, fertilità e resilienza ecologica.

«Un nuovo sguardo sul bosco - questa visita ci ha mostrato come la gestione forestale possa essere al tempo stesso tecnica e visionaria: recuperare le vie storiche, selezionare con cura, piantare con intelligenza, convivere con la fauna, innovare con attrezzature e pratiche sostenibili. In un bosco segnato dal fuoco, ogni intervento diventa un atto di rigenerazione. E grazie al progetto LIFE ClimatePositive – sottolinea il sindaco di Luvinate e presidente di ASFO Alessandro Boriani- il cantiere forestale diventa un laboratorio vivo di rinascita, energia e comunità, capace di contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico».

C.S.

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Mi chiamo Jacopo Piol, varesino di nascita ma internazionale per vocazione. La passione per la finanza mi ha condotto in tutta Europa, dove ho affinato le mie conoscenze e costruito la laurea in Economia. Oggi ho 40 anni, sono un papà e la famiglia è il mio primo pensiero, nella vita e nel lavoro. I miei clienti hanno attività, sono liberi professionisti, sono padri e madri. Il mio compito è occuparmi del loro benessere; per farlo ascolto, conosco, poi agisco: a guidarmi è la responsabilità. Il segreto è avere un piano, un obiettivo: ecco perché il mio motto è #joinplanning, unisciti a pianificare.

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