Territorio | 14 dicembre 2025, 09:27

La generosità degli alpini di Caravate premia gli studenti meritevoli del paese: istituite delle borse di studio

Gli alunni di quinta elementare e delle medie dovranno elaborare disegni e ricerche, legati alla storia e ai simboli delle penne nere. Il capogruppo delle penne nere Cadario in visita a scuola con il gruppo: «Siamo qui per farvi capire quali sono i principi cui ci ispiriamo: sacrificio, amicizia, aiuto al prossimo, attaccamento al territorio e senso di appartenenza»

La generosità degli alpini di Caravate premia gli studenti meritevoli del paese: istituite delle borse di studio

Nella giornata del 13 dicembre, il gruppo Alpini di Caravate si è recato alla scuola secondaria di Caravate, guidato dal Capogruppo Armando Cadario, accompagnato dal sindaco Nicola Tardugno e dal vicesindaco Ilaria Azzimonti.

Nell'occasione, oltre a porgere gli auguri di buone feste a tutte le sei classi del plesso scolastico durante la consueta festa natalizia, il capogruppo Armando Cadario ha spiegato agli alunni il senso di istituire una borsa di studio a favore delle tre annate delle Scuola Secondaria e della classe quinta della Scuola Primaria: «Siamo qui per farvi capire quali sono i principi cui ci ispiriamo: sacrificio, amicizia, aiuto al prossimo, attaccamento al territorio e senso di appartenenza. Non siamo solo coloro che gestiscono la casetta di via Buozzi o che vedete il IV Novembre, ma dietro di noi c'è un storia, sia locale che nazionale. Per rendere ancora più saldo il legame con il territorio e le nuove generazioni, rappresentate dai voi alunni delle scuole, abbiamo deciso di stanziare parte dei nostri fondi di bilancio di gruppo per istituire delle borse di studio a vantaggio della quinta classe delle suola elementare Rusconi e delle tre annate delle scuola secondaria Frattini di Caravate».

Gli alunni della quinta elementare dovranno eseguire un elaborato grafico, un disegno, del tipico cappello degli Alpini; gli alunni delle prime classi della scuola secondaria dovranno eseguire lo stesso disegno, ma arricchire il lavoro con la storia ed il significato simbolico del cappello alpino; le classi seconde della scuola secondaria si cimenteranno con un elaborato digitale (powerpoint o altro) che illustri ciò che hanno fatto gli Alpini nel passato ed il loro ruolo attuale, soprattutto nel volontariato con la Protezione Civile ANA; per i più grandi delle classi terze della scuola secondaria, il compito assegnato è quello di una ricerca storica sugli Alpini, con documenti ed immagini e, per chi ha parenti (nonni o altro) tra gli Alpini, con testimonianze concrete del loro passato.

Il tutto per un impegno economico da parte del gruppo Alpini di Caravate di Euro 700,00, che vogliono essere un segno tangibile della presenza attiva, collaborativa e di coesione sociale nel territorio caravatese. La dirigenza scolastica, nella persona del vicepreside professoressa Paola Tommasino, ha apprezzato il gesto degli Alpini Caravatesi, portando il numeroso gruppo classe per classe a illustrare il senso dell'iniziativa.

Molto soddisfatta anche l'Amministrazione Comunale, col sindaco Tardugno e la sua vice Azzimonti. Il sindaco: «Ritengo che questa iniziativa renda più ricchi i nostri alunni, non solo dal punto di vista economico per chi si aggiudicherà i premi, ma soprattutto per la ricerca storica che verrà effettuata da ognuno di loro, volta sia ad incuriosirli sul passato a livello nazionale, sia a rendere più stretto il legame con una associazione presente sul territorio». 

Il vicesindaco aggiunge: «E' un bene che i valori degli Alpini vengano tramandati di generazione in generazione e che i ragazzi possano imparare a livello educativo dall'esempio del sacrificio di persone che, per qualcuno di loro, hanno anche avuto il piacere di conoscere in famiglia».

C.S.

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Mi chiamo Jacopo Piol, varesino di nascita ma internazionale per vocazione. La passione per la finanza mi ha condotto in tutta Europa, dove ho affinato le mie conoscenze e costruito la laurea in Economia. Oggi ho 40 anni, sono un papà e la famiglia è il mio primo pensiero, nella vita e nel lavoro. I miei clienti hanno attività, sono liberi professionisti, sono padri e madri. Il mio compito è occuparmi del loro benessere; per farlo ascolto, conosco, poi agisco: a guidarmi è la responsabilità. Il segreto è avere un piano, un obiettivo: ecco perché il mio motto è #joinplanning, unisciti a pianificare.

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