È stata inaugurata questa mattina, sabato 4 ottobre alle 10.30, nella suggestiva cornice di Sala Veratti, la mostra “Ciclocross. Le competizioni in provincia di Varese”, un’esposizione che racconta oltre novant’anni di storia sportiva legata a una disciplina che proprio nel Varesotto ha trovato un terreno fertile per crescere e affermarsi.
La rassegna resterà aperta fino al 12 ottobre ed è una delle iniziative di avvicinamento ai Campionati del Mondo Master di Ciclocross, che la Città Giardino ospiterà dal 28 al 30 novembre 2025 e nuovamente nel 2026. «Questa mostra – spiegano i promotori – vuole essere un omaggio a un territorio che ha dato moltissimo al ciclismo e al ciclocross in particolare, e al tempo stesso un’occasione per preparare la città e i suoi cittadini a un evento di portata mondiale».
Il ciclocross, nato in Francia a cavallo tra XIX e XX secolo grazie all’intuizione del soldato Daniel Gousseau, approda in Italia nel 1903, con la prima gara nei boschi di Stupinigi. A Varese il legame con questa disciplina si consolida nel 1934, quando la città ospita per la prima volta il Campionato Italiano all’ippodromo delle Bettole. Fu un’edizione memorabile: a imporsi fu Severino Canavesi, in maglia della Società Ciclistica Alfredo Binda, al termine di una spettacolare volata a sei.
Da allora il territorio varesino è stato teatro di ben undici campionati italiani e di due edizioni del Mondiale, scrivendo pagine fondamentali nella storia del ciclocross. Crenna di Gallarate, Solbiate Olona, Cavaria, Varese stessa e Cardano al Campo sono i nomi che ancora oggi evocano ricordi indelebili di grandi sfide sulle due ruote e nel fango.
La mostra in Sala Veratti ripercorre queste tappe con fotografie, cimeli, documenti e testimonianze, raccontando come il ciclocross sia stato non solo sport, ma anche elemento identitario di comunità e associazioni sportive. «Il Varesotto – sottolineano gli organizzatori – ha avuto il merito di ospitare pionieri, campioni e appassionati, trasformando questa disciplina in un patrimonio sportivo e culturale».
L’esposizione rientra nel Binda Cycling Festival, il contenitore culturale, sportivo e turistico ideato dall’Associazione Tre Valli Varesine APS insieme alla Società Ciclistica Alfredo Binda. L’iniziativa intende valorizzare il territorio e la sua vocazione ciclistica, facendo conoscere al pubblico internazionale la ricchezza del Varesotto attraverso gare, eventi, mostre e percorsi cicloturistici.
Non a caso i nomi di Luigi Ganna, primo vincitore del Giro d’Italia, e Alfredo Binda, icona assoluta del ciclismo mondiale, sono le bandiere di un territorio che da sempre respira le due ruote. «Il ciclocross è una disciplina che unisce fatica, tecnica e spettacolo – commentano i responsabili della Società Ciclistica Alfredo Binda – e Varese ha contribuito in modo determinante alla sua diffusione. Questa mostra è il primo passo verso un appuntamento mondiale che renderà la città protagonista».
La Sala Veratti si trasforma dunque in un viaggio nella memoria e nel futuro: dalle prime gare nei boschi di Gallarate fino alle sfide iridate del 2025, passando per un legame indissolubile tra il ciclismo e la terra varesina.


















