Dopo mesi di lavoro, di confronto con i giovani del territorio e di richieste ufficialmente indirizzate all’amministrazione comunale, nella seduta del Consiglio Comunale di lunedì 29 settembre è stata finalmente riattivata la Consulta Giovanile di Varese.
Un risultato importante, che segna un passo avanti significativo per la partecipazione delle nuove generazioni alla vita politica e sociale della città.
Il percorso che ha portato a questo traguardo è stato lungo e complesso. Già a partire da novembre 2024, attraverso un processo di dialogo con rappresentanti d’istituto, associazioni giovanili e realtà attive sul territorio, era stata elaborata e presentata all’amministrazione una proposta strutturata e condivisa, che sottolineava l’urgenza di ridare voce ai giovani attraverso uno strumento istituzionale quale la Consulta. A ciò è seguito un lavoro costante di sensibilizzazione, con ulteriori richieste pubbliche e comunicati che denunciavano l’assenza di risposte e il rischio di immobilismo.
"Oggi possiamo finalmente parlare di una vittoria della partecipazione giovanile – dichiara Francesco Pio Miceli, Referente territoriale del Network Giovani M5S – perché con la riattivazione della Consulta si restituisce ai giovani varesini un luogo di confronto riconosciuto e istituzionalizzato, in cui portare idee, proposte e progettualità per il bene comune. Questo risultato è frutto dell’impegno di tanti ragazzi e ragazze che hanno creduto nel valore della cittadinanza attiva e hanno dimostrato che la voce dei giovani può incidere concretamente nei processi decisionali".
Fondamentale, in Consiglio Comunale, è stato anche il sostegno del consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle, Luca Paris, che ha dato voce a questa battaglia e ha saputo portare nelle sedi istituzionali le istanze provenienti dai giovani del territorio.
"La Consulta Giovanile – sottolinea Luca Paris – non è un organo simbolico, ma uno strumento essenziale per rafforzare il dialogo intergenerazionale e costruire politiche pubbliche più vicine alle esigenze delle nuove generazioni. Il MoVimento 5 Stelle crede profondamente in una politica che sappia ascoltare e valorizzare le nuove voci, e il risultato raggiunto a Varese dimostra che la collaborazione tra istituzioni e cittadinanza attiva è non solo possibile, ma necessaria".
Con la riattivazione della Consulta Giovanile, la città di Varese si dota nuovamente di un luogo di confronto e progettazione che potrà essere decisivo per affrontare sfide fondamentali: dall’inclusione sociale alla sostenibilità ambientale, dalla valorizzazione delle competenze giovanili alla promozione di iniziative culturali e formative.
Il percorso non si conclude qui: ora sarà necessario dare gambe al progetto, ricostruendo un’assemblea operativa, favorendo il coinvolgimento del maggior numero possibile di giovani e creando le condizioni affinché la Consulta possa incidere in maniera reale sulle scelte dell’amministrazione.
"La politica deve saper guardare al futuro con responsabilità – conclude Miceli – e il futuro non può che passare dalla partecipazione attiva dei giovani. Oggi celebriamo un risultato importante, ma soprattutto rilanciamo un impegno: fare della Consulta Giovanile un luogo vivo, inclusivo e produttivo, all’altezza delle aspettative di chi, come noi, crede che la cittadinanza attiva sia il cuore della democrazia"














