Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del sindaco di Brenta Gianpietro Ballardin sugli eventi atmosferici avversi e violenti sempre più frequenti e sulla cronica mancanza di risorse per i Comuni per contrastare e prevenire fenomeni di dissesto idrogeologico:
Gli eventi successi in questi giorni in Emilia Romagna e le modifiche non prevedibili del tempo ci preoccupano in quanto non riusciamo a provvedere con una necessaria tempistica alla pulizia costante dei nostri affluenti che nel comune di Brenta confinano con i comuni di Cittiglio e Casalzuigno.
Rigagnoli nei periodi di secco che si trasformano nei momenti di forte pioggia in pericolosi fiumi che trascinano dalla montagna cumuli di materiale che riempiendo gli alvei in cui scorrono rischiano di provocare preoccupanti fuoriuscite di acqua con gravi danni per le cose, le abitazioni e la popolazione.
Negli scorsi anni siamo riusciti, con grandi sacrifici, grazie alla disponibilità della protezione civile comunale, una necessaria e costante attenzione, ad accedere ad importanti risorse che ci hanno consentito di attuare gli importanti interventi attraverso la pulizia, la risagomatura, la costruzione di piccole briglie che hanno evitato negli anni al comune di ridurre i danni che si sarebbero provocati attraverso la tracimazione delle acque, come abbiamo purtroppo visto nei comuni limitrofi di Laveno Mombello, Cittiglio, e Casalzuigno con i gravi disagi alle cose e alla popolazione.
OGGI LANCIAMO UN GRIDO DI ALLARME perché evidenziamo la difficoltà ad accedere alle necessarie risorse, indispensabili ad una continua e costante manutenzione degli alvei che, per effetto di una franosità continua delle montagne che ci sovrastano, provocano una riduzione della condizione spondale a causa del materiale che viene portato a valle.
Ogni anno è necessario operare attraverso costanti interventi di rimozione di questo materiale per evitare la fuoriuscita delle acque durante gli eventi meteorici “eccezionali “che purtroppo si ripetono con frequenza negli ultimi a anni.
Oggi questi eventi meteorologici, in particolare quelli estremi, sono passati dall'essere un'eccezionalità ad una costante di emergenza climatica, a causa dei cambiamenti climatici indotti dall'uomo.
L'aumento delle temperature globali rende più frequenti e intensi fenomeni come siccità, alluvioni, ondate di calore e temporali violenti, alterando gli equilibri naturali e rendendo questi eventi una parte sempre più comune della nostra realtà.
La nostra esperienza ci dice che la prevenzione nella pulizia degli alvei fluviali è fondamentale per evitare esondazioni e rischi idrogeologici, preservare l'ecosistema e la stabilità del territorio, e per tentare in questo modo di adattarsi al cambiamento climatico.
Un approccio costante basato sulla manutenzione periodica, selettiva e rispettosa dell'ambiente, eliminando ostacoli come rifiuti e alberi caduti, ma preservando la vegetazione essenziale, garantisce il buon funzionamento del corso d'acqua e la sicurezza delle aree circostanti.
Ma ripeto PER FARE TUTTO QUANTO È NECESSARIO SERVONO LE RISORSE che sono date dal riconoscimento del ruolo che i comuni montani possono svolgere in questo contesto operativo di prevenzione che consente, se esercitato attraverso i necessari e indispensabili finanziamenti che dovrebbero provenire dallo Stato e dalle Regione, di evitare di “piangere” per i danni che poi vengono imputati alle incapacità delle Amministrazioni pubbliche, dei Sindaci e di chi, trovandosi a “mani nude” senza i necessari finanziamenti, non può risolvere i problemi che si determinano attraverso questi fenomeni.
I fatti che potrebbero succedere, sull’esempio degli allarmi che quotidianamente arrivano sui cellulari dei Sindaci ci preoccupano, così come le notizie quanto successo in questi giorni nelle realtà Emiliane e di altri luoghi d’Italia.
NON LASCIATECI SOLI aiutateci negli interventi di cura del territorio attraverso la predisposizione dei necessari finanziamenti, che non possono arrivare dopo i fatti, con una spesa di gran lunga superiore a quelli che avremo speso se avessimo potuto agire attraverso un’attività di prevenzione.
ABBIAMO BISOGNO SUBITO di un’attenzione che gli Enti preposti: Stato, Regione, Provincia, Comunità Montane, possono darci anche con il superamento delle lungaggini e di una burocrazia che ci mette in estrema difficoltà, specie nella condizione difficile di una condizione territoriale complessa e di eventi meteorici come quelli annunciati, che potrebbero creare forti disagi e gravi danni alle popolazioni che vorremmo rappresentare nella condizione di un territorio che vorremmo salvaguardare e proteggere.
Il Sindaco del comune di Brenta
Gianpietro Ballardin













